Per lo spazio “Casa Napoli” dedicato ai tifosi del Napoli, abbiamo rivolto cinque interessanti domande a un collega, grande esperto in materia, Simone Clara :
Prova d’autorità Domenica a S.Siro, quasi surreale andare a giocare a Milano da favoriti, quanto è stata importante a livello di autostima questa vittoria ?
“La vittoria contro il Milan ha rappresentato una piccola svolta. Non tanto per i tre punti, quanto per l’atteggiamento iniziale della squadra capace di mettere sotto l’avversario nei primi dieci minuti segnando e creando altre tre palle gol. Questo atteggiamento autoritario del Napoli a San Siro non si era praticamente mai visto negli ultimi vent’anni, sicuramente il fatto di essere attualmente non inferiori al Milan ha influito ma non è mai facile giocare a Milano assumendo questa mentalità. Una vittoria fondamentale per accrescere ulteriormente l’autostima del gruppo già caricato a mille dopo il successo in Champions League contro il Borussia Dortmund. La strada è ancora lunga e la crescita passa anche da altre piccole sfumature da limare, come il riuscire a gestire meglio un risultato di vantaggio senza soffrire più del dovuto.”
Non solo tecnica e velocità, ora la squadra di Benitez dimostra di avere anche qualità fisiche come dimostrato nel gol su calcio piazzato, come ha fatto il tecnico spagnolo a plasmare una macchina così perfetta in così poco tempo?
“E’ una squadra che a livello tecnico-tattico ha molte più risorse rispetto al recente passato. Come abbiamo già spiegato nello scorso appuntamento con la rubrica ‘Casa Napoli’, non ci aspettavamo l’impronta che immediatamente Benitez è riuscito a dare alla squadra. Le vittorie sono state frutto di un gioco propositivo e incentrato sul possesso palla, una cosa diversa dal Napoli di Mazzarri che si basava principalmente su verticalizzazioni veloci e contropiedi micidiali. Anche se il principale aspetto che mi ha colpito rimane l’atteggiamento e la mentalità vincente che Benitez sta infondendo alla squadra.”
Sarà ancora turnover nel turno infrasettimanale?
“Penso proprio di si. Forzatamente, Maggio sarà assente e sarà sostituito da Mesto che ha ben figurato a San Siro. A sinistra, Armero dovrebbe prendere il posto di Zuniga. Inoltre ci sarà il ritorno in mediana di Inler al posto di Dzemaili e penso una staffetta tra Mertens e Insigne in avanti. Probabile che anche Pandev giochi dal primo minuto.Non dimentichiamo che soltanto tre giorni dopo gli azzurri torneranno in campo al Ferraris contro il Genoa mentre la settimana successiva ci sarà l’attesissima sfida in Champions contro l’Arsenal all’Emirates Stadium.”
In una giornata dove Hamsik non ha fatto l’alieno, ci ha pensato Higuain a ribadire che il termine top player per lui non è affatto esagerato, che differenze e analogie trovi fra lui e Cavani?
“Tra Higuain e Cavani l’unica analogia è che stiamo parlando di due fuoriclasse, due tra i primi cinque centravanti in europa, ma il loro modo di fare calcio è profondamente diverso. El Pipita è superiore dal punto di vista tecnico, ha una maggiore lettura del gioco, sa giocare a testa alta e negli ultimi sedici metri è in grado da solo di mettere in difficoltà un intera difesa. L’attaccante ideale per il modulo tattico di Benitez (4-2-3-1). Magari non farà i 40 gol stagionali a cui Cavani ci aveva abituati, ma è in grado anche di mandare in rete un compagno o aprire spazi per gli inserimenti di Hamsik o Callejon con il suo movimento. El Matador è più istintivo, corre e lotta per 90 minuti, un campione quasi unico nel suo genere, un centravanti atipico. In passato, anche quando la squadra non giocava bene, poteva improvvisamente accendersi e risolvere la partita con una giocata delle sue. Sia lui che Lavezzi sono due campioni che Napoli non dimenticherà mai a prescindere dalla loro scelta di andare via.”
In questo momento cosa succederebbe se Benitez passeggiasse tranquillamente fra la gente in centro a Napoli?
“Penso che sarebbe travolto da un affetto tale da rimanere ‘soffocato’! La passione per il calcio che c’è a Napoli non esiste da qualsiasi altra parte in Italia, purtroppo temo che Benitez debba uscire in incognito nel caso decida di passeggiare tranquillamente per la città. Ma anche in quel caso sono sicuro che sarebbe riconosciuto dopo pochi minuti
Da “casa Napoli”, Simone Clara.