Magazine Ecologia e Ambiente

Casaccia: un altro caso di polemica inutile sul nucleare

Creato il 26 ottobre 2010 da Lorenzo_gigliotto

Vorrei commentare con voi una piccola polemica di cui ho letto oggi sul “Giornale di Brescia” e che riguarda i due mini-reattori nucleari storici del centro ricerce Enea Casaccia ad Anguillara, di cui ho già parlato in un mio precedente post. È un fatto di cronaca che questi due reattori (Triga e Tapiro) sono stati appena riaccesi per celebrare il ritorno al nucleare in Italia dopo oltre 20 anni. Sono due piccole unità, con consumi nell’ordine di un grammo di uranio a settimana.. un nonnulla, è evidente. Eppure, non sono mancate le polemiche per il fatto che questi due mini-reattori sarebbero/sono rimasti comunque attivi per 50 anni nonostante il referendum che imponeva lo spegnimento totale del nucleare in Italia. Qui si potrebbe aprire una piccola parentesi per dire che il referendum fermava il nucleare su vasta scala a scopo energetico, mentre questi due reattorini hanno sempre avuto una valenza, oltreché simbolica, di studio, di ricerca, di sostegno alla scienza insomma. A detta del direttore responsabile di uno dei due, testualmente, essi “sono stati utilizzati per applicazioni in campo medico, per analisi dei materiali e prove non invasive nel campo dei beni culturali e perfino per analizzare materiali di interesse giudiziario”. Uno dei due in realtà è stato spento completamente negli ultimi due anni per lavori di ristrutturazione, mentre l’altro era stato temporaneamente fermato perché si cercava nuovo personale specializzato. Queste sono inezie, il dato importante è un altro: si contesta la mancata cessazione dell’attività dei due reattorini. Lo ripeto ancora una volta a beneficio di chi non mi legge abitualmente: io ho votato per lo spegnimento del nucleare 23 anni fa e ho cambiato idea nel frattempo. Perché? Perché in questi anni ho voluto rivedere la mia posizione, perché lo spavento post Chernobyl ha lasciato il posto alla consapevolezza che fu un errore umano, perché ho constatato che si tratta effettivamente della tecnologia energetica più controllata al mondo (il che l’ha resa la più sicura di tutte, per necessità evidente); ne ho anche potuto valutare, sulla base di dati scientifici che con la paura non possono andar d’accordo, che si tratta di un modo di produrre energia abbondante, conveniente, a tutto vantaggio dell’ambiente, dello sviluppo scientifico, industriale e occupazionale. Insomma, vi sto facendo il solito elenco.. i fatti però sono questi. Purtroppo quando si scorge un’opportunità, e ci si rende conto che ci sono tante persone che non ne vogliono sapere proprio perché non ne sanno nulla, e magari hanno paura (o perché sono del tutto contrari per partito preso), si rischia di diventare ripetitivi. I vantaggi sarebbero così tanti per tutti.. io non ne guadagnerei molto: non sono più un giovanotto. Ma il futuro sarebbe roseo per i nostri figli.
Comunque, per tornare alla polemica odierna, non capisco perché si vogliano a tutti i costi fare questioni sul fatto che questi due mini-reattori siano rimasti attivi nonostante il referendum. Quando però il loro uso è andato a vantaggio della scienza, della ricerca giudiziaria, della medicina e quindi della salute.. proprio quello stesso nucleare che molti sostengono, o ritengono, essere nocivo per la salute. In questo caso lo scopriamo essere un alleato al servizio della salute. Pensate al progresso della medicina: buona parte della diagnostica e della medicina moderna si avvale di radiazioni (pensate alle lastre) e altri derivati dallo studio del nucleare. E se invece di due piccoli reattori ne avessimo di grandi?.. e se, di conseguenza, nascessero quei parchi tecnologici di cui parlavo tempo fa? Pensate a quanta ricerca e quanto progresso potremmo avere!



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog