Casale e Alessandria unite dallo sport

Creato il 16 luglio 2011 da Lapulceonline

Cosa si potrebbe mai fare per ‘sti giovani, demoralizzati dalla disoccupazione e ipercritici nei confronti degli svaghi disponibili nella loro città? La generazione più sventurata degli ultimi ottant’anni (per quanto riguarda il lavoro) e più insoddisfatta dovrà pur sbattere la testa da qualche parte se vuol “sopravvivere” alla gogna della Crisi-Creata-Dalle-Banche, all’emarginazione professionale, al declino dei sogni. Da una parte c’è quel lavoro che non arriva, dall’altra quel (troppo?) tempo libero che non si sa come impiegare. Come uscire da questo vortice di incertezza e frustrazione? I numeri, per quanto riguarda la città di Alessandria, sono di fatto tutt’altro che incoraggianti: fanalino di coda del Piemonte nella crescita industriale, 137 le attività che hanno chiuso i battenti per sempre nel 2010, con una disoccupazione tra i ragazzi dai 15 ai 24 anni tocca il 22%, la nostra città non sta di certo attraversando la sua Età dell’Oro; lo aveva detto anche l’ex Segretario Nazionale della Cgil, Guglielmo Epifani, in occasione del convegno “La morsa della crisi, il buio dello Sviluppo” tenutosi a Palazzo del Monferrato lo scorso gennaio: “Per i giovani”, dichiarò il sindacalista, “c’è crisi profonda, e sono attesi da un futuro drammatico”. Incoraggiante, vero? Che fare, quindi? Qualche risposta potrebbe averla l’Assessore alla Pianificazione Territoriale, Politiche Giovanili e dello Sport della Provincia di Alessandria, Raffaele Breglia, da tempo impegnato nell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e nella loro formazione attraverso diverse iniziative “in loco”.

Raffaele Breglia

Anche Breglia ammette la gravità della situazione, sottolineando innanzi tutto quanto le precarie condizioni finanziarie di molte famiglie stiano influendo in maniera preoccupante sul futuro dei ragazzi: “Se un tempo i giovani aspiravano allo studio con l’obiettivo di inserirsi poi in un contesto lavorativo a loro congeniale, oggi gli stessi giovani non hanno neppure la possibilità di accedere all’istruzione per motivi meramente economici”. Per risalire la china è dunque necessario che le istituzioni addette ai lavori presentino proposte e idee allettanti (e funzionali) per i giovani stessi. Come, ad esempio, la recente iniziativa a regia provinciale “Progetto Millerighe”, il cui scopo è stato quello di valorizzare, supportare ed incentivare i giornali studenteschi di tutti gli istituti superiori della provincia. Un modo per dare prima di tutto voce ai giovani ed eventualmente “scovare” aspiranti giornalisti. “L’Assessorato alle Politiche Giovanili ha il compito di proporre idee e stabilire i confi ni del percorso ”, afferma Breglia, “tutto il resto è nato dallo scambio paritario nel quadro delle attività ed i diversi percorsi editoriali sono rimasti autonomi ed indipendenti. La Provincia è di fatto intervenuta con un contributo economico a sostegno della stampa delle copie dei giornalini scolastici e sono stati organizzati momenti di formazione concordati con le scuole stesse”. Aiutando quindi gli istituti nello sviluppo dei propri progetti editoriali interni si è trovato uno stimolo a cui magari gli studenti non avrebbero mai pensato. Analoga esperienza è invece quella del “Corso di Giornalismo Sportivo” presentato e sviluppato lo scorso gennaio sempre da Breglia, in cui 65 ragazzi dai 16 ai 30 anni hanno avuto (gratuitamente) la possibilità di imparare i trucchi del mestiere al fi anco di cronisti professionisti del settore attraverso lezioni ed incontri, e redigendo articoli, reportage, interviste e servizi. Calcio, basket, rugby, il tutto anche alla presenza, talvolta, degli atleti più in vista della città. Nonostante i “tagli” si va avanti: “Noi proseguiamo per la nostra strada. Svolgiamo indagini sui desideri e le aspirazioni dei ragazzi, sulle loro condizioni e sulla
loro sensibilità, come è avvenuto col progetto “Nave della legalità”, viaggio a Palermo per commemorare la morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Lavoro, formazione, educazione ma anche sport. “Un buon periodo, un anno straordinario, il 2011, per la provincia sportiva (l’annata d’oro dei Grigi e la promozione della Fastweb Casale Basket): in questo periodo anche gli alessandrini dovrebbero festeggiare insieme ai casalesi e deporre tutte le rivalità storiche. La Fastweb, con la sua impresa, non ha portato alle luci della ribalta solo Casale Monferrato, ma tutto l’Alessandrino”.


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