Mi scrive Annalisa Tonarelli a proposito di una ricerca, che sta conducendo assieme ad altre, sull’universo delle nuove casalinghe italiane.
“A fronte di tassi di attività femminili ancora così contenuti nel nostro paese – dice Annalisa – manca infatti una riflessione attenta e un patrimonio di ricerca che ci aiuti a comprendere chi siano, cosa facciano le odierne casalinghe e cosa le spinge a “stare” a casa. L’impressione che ho ricavato fino ad ora ( leggi QUI e anche QUI) è inoltre che dentro questa categoria si celino più di quanto non avvenisse in passato profili molto diversi e più sfaccettati che interrogano in modo diverso e nostre politiche sociali, del lavoro e della famiglia, di genere.”
L’appello delle studiose è questo:
<< Casalinghe per scelta o per caso ? Quali sono i motivi che portano oggi una donna a non lavorare nel senso più tradizionale del termine, ma ad occuparsi in modo esclusivo della casa, della famiglia e dell’educazione dei figli ? Siamo ricercatrici del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze e stiamo indagando su questo fenomeno, diffuso ma al contempo sconosciuto. Vogliamo acquisire informazioni utili a promuovere politiche familiari, del lavoro, sociali che consentano alle donne di poter scegliere veramente il proprio destino. Per la realizzazione dell’indagine chiediamo la partecipazione di donne di età compresa tra i 19 ed i 65 anni che si trovano, per scelta o per necessità, a fare, anche temporaneamente, le casalinghe. Vorremo raccogliere le loro esperienze e conoscere il loro punto di vista. Chi è interessata può contattare la coordinatrice della ricerca (annalisa.tonarelli@unifi.it; Tel 055.4374405) o visitare il sito >">>">>" rel="nofollow">http://www.iolavoroacasa.it.>>;
Dopo aver raccolto un buon numero di questionari, avrebbero bisogno di poter realizzare alcune interviste per poter ascoltare e raccogliere le storie di “chi per scelta, per bisogno o per caso vive la condizione di casalinga”.
Invito le amiche, in particolare quelle del Sud, a dare una mano…grazie! Nel frattempo, come madre di seienne, che si accolla gli stazionameni fuori da scuola e le uscite del pargolo, con amiche coetanee (ed ho l’impressione che come la viviamo noi la crisi, cristallizzate per sempre tra gioventù e vecchiaia) di storie e aneddoti da raccontare ne avrei a iosa!!!