Casarsa: Fernando Agrusti nominato vicesindaco

Il sito della lista civica di Casarsa, Cittadini protagonisti, dà notizia dell'avvenuta nomina a vicesindaco, da parte del neo sindaco Lavinia Clarotto, di Fernando Agrusti, fondatore della stessa lista, consigliere comunale uscente e già assessore. E' il riconoscimento del risultato ottenuto dalla lista civica, giunta prima con il 37,76% dei voti, più del doppio di quelli ottenuti dall'altra lista che sosteneva la Clarotto, il Centro-sinistra (16,33%). Ed è anche il premio per il risultato personale ottenuto dallo stesso Agrusti, il più votato in assoluto con 279 preferenze. Con il sistema elettorale in vigore, anche se si fosse presentata da sola, la lista Cittadini protagonisti avrebbe potuto esprimere il sindaco. Questi aspetti, messi in fila, conferiscono una forza indiscutibile al movimento di Agrusti, che può esprimere il sindaco, il suo vice e sette consiglieri su sedici. Ed è vero che la rappresentanza politica esprime i rapporti di forza conseguenti alle scelte degli elettori. Ma sarebbe anche corretto riconoscere il ruolo svolto dalla lista del Centro-sinistra, in primo luogo per la decisa opposizione svolta nell'ultima consiliatura (consiglieri Benvenuto e Lamanna), e poi come compagna di strada nella campagna elettorale di sostegno a Lavinia Clarotto. Sovviene qui, si parva licet, un riferimento storico: dopo le elezioni del 1948, la Dc aveva conseguito la maggioranza relativa dei voti e quella assoluta dei seggi; avrebbe potuto governare da sola, ma decise, con De Gasperi, di formare un governo con altri partiti di centro (Psli, Pri, Pli), attribuendo la vicepresidenza del consiglio al socialdemocratico Giuseppe Saragat, mentre, per la scelta del presidente della Repubblica, venne proposto il nome di Luigi Einaudi, liberale. La Dc aveva stravinto, ma decise comunque di dare vita ad un assetto di potere condiviso con altre forze politiche a lei affini, dimostrando lungimiranza politica e anche un pizzico di generosità. Non resta ora che attendere di conoscere la composizione della nuova giunta, nella speranza che venga rispettato un equilibrio degasperiano.