Spoglioun corpo per strada dove l’inusuale consente, dove la mente non mente mal’attorno l’ovatta ed esalta quel gesto scomposto della mano silente, si muovedi sotto la veste solleva quel tanto che basta a sfilare quel pizzo, abbassarlogiù lungo la coscia, poi farlo cadere ad aggrapparsi sul tacco che s’alza afarlo sparire e lasciare quell’intimo aperto all’asfalto in mezzo alla via,infilarci la mano e sentir la cascata colar via