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Case protette (ASP distretto di Fidenza): COOPERATIVE? NO GRAZIE!

Creato il 06 dicembre 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1
Case protette (ASP distretto di Fidenza): COOPERATIVE? NO GRAZIE!Attenzione, i numeri qui sotto  potrebbero urtare la sensibilità di stomaco di quanti a maggio hanno votato, in buona fede o ignorando gli interessi nascosti dietro il voto, Massari come Sindaco del Comune di Fidenza e di converso come nuovo Presidente dell’Assemblea dei Soci della risanata ASP del Distretto.
Il 7 novembre ci eravamo lasciati con i Comuni Soci dell’ASP che, scegliendo di esternalizzare il 54,5% dei suoi servizi alla cooperazione privata cedendogli così 9 milioni di fatturato, si sarebbero trovati di fronte ad un conto salatissimo da pagare, pari a 996mila euro all’anno, ragion per cui i Soci hanno cercato prima di soffocare e poi di ritardare con ogni mezzo l’uscita di qualsiasi dato utile a smascherare i dettagli della loro bieca intenzione di strozzare nella culla l’Azienda nata dalle ceneri delle loro ex IPAB.
Tuttavia nonostante i sotterfugi usati e il silenzio mantenuto con i cittadini, i larghi costi sociali e monetari di questa operazione di brigantaggio politico-sindacale prima ancora che economico contro la loro stessa ASP stanno emergendo chiaramente (v. tabella a lato) inchiodando i Comuni Soci e la terna sindacale alle loro apertamente fraudolenti intenzioni di favorire i soggetti privati.
Infatti il 12 novembre il precedente CdA (già, perché i Soci il 27 novembre hanno sfornato un nuovo parziale CdA, smaccatamente fantoccio), ubbidendo alle sconce voglie dei Soci Frangipane, Pigazzani, Pellegrini, Trivelloni e Censi “di predisporre un Piano contenente correttivi atti al raggiungimento del pareggio del bilancio aziendale … fermo restando il numero delle strutture e il numero dei posti deciso il 26 giugno [5,3 strutture e 338 posti dall’ASP al privato, con la Proges a stomaco pieno, contro 3,7 strutture e 284 posti da lasciare all’Azienda] … [perché] a giugno i Soci hanno votato una linea d’indirizzo politica all’unanimità e quella era chiaramente la volontà politica”, ha consegnato loro l’ultima (?) simulazione del risultato economico per ASP dopo i tagli pretesi. Da questa ne esce che dopo le sforbiciate sul personale, i “risparmi” sui centri diurni e le economie sopravvenute (indipendenti dai tagli) sulle gare per i servizi alberghieri, il corrispettivo a carico dei Comuni Soci scenderebbe di circa 400 mila euro rispetto alla simulazione del 24 settembre (996mila euro) attestandosi comunque a 594mila euro.
conto asp fidenzaA dispetto delle apparenze si vedrà però che il nuovo risultato è paradossalmente, ma non più di tanto, ancora più grave del precedente in quanto fondato sulle volontà dei Soci di cui si è detto sopra e cioè, come si legge altrimenti nella premessa della nuova simulazione (un potente j’accuse contro l’attuale compagine pubblica societaria di ASP), sul loro rifiuto “di valutare l’opportunità di una o più delle seguenti alternative, a modificazione parziale degli indirizzi iniziali, per ridurre la grave incidenza economica degli stessi: aumento del numero di strutture da gestire da parte dell’Azienda, aumento del numero di posti accreditati affidati in gestione ad ASP, mantenimento in gestione ad ASP dei 6 posti ad alta valenza sanitaria, conferimento all’Azienda di servizi aggiuntivi”.Scartate dunque dai Soci queste proposte economicamente costruttive, seppure nell’ambito di un indirizzo preso apertamente pubblicida dei servizi alla persona raggiunto dai Comuni del Distretto in complicità, non va dimenticato, con l’Azienda sanitaria, la CGIL e la CISL (la “prevalenza gestionale” pubblica, 5 strutture all’ASP e 4 alle cooperative, rivendicata da questi due maggiordomi del “privato-sociale”, avrebbe sì potuto ridurre di 280 mila euro l’enorme buco derivante dalle esternalizzazioni ma ne avrebbe lasciati comunque ancora 720 mila in carico all’ASP e ai suoi poco amorevoli Soci), con la UIL ancora presente sull’elenco telefonico solo grazie alla sua diffusa “parentopoli”, si è dato l’ordine di provare ad abbattere i costi di ASP con il martello pneumatico aggredendo così le sue deboli fondamenta. I suoi ricavi, che dal 2015 con le esternalizzazioni scenderebbero dagli attuali 23 milioni a 14 milioni, erano già stati demoliti nel primo studio secondo l’indirizzo unanime dell’AUSL e dei Comuni del Distretto del 26 giugno.Venendo quindi all’ltimaa simulazione iniziamo dall’analisi della riduzione dei costi del personale stimati in 142 mila euro e, sicura “la riduzione del costo di € 20.000 del [nuovo] Direttore Generale” cinicamente ordinato all’attuale di mettere a preventivo (un invito esplicito alla Dott.ssa M.T. Guarnieri, una rompicoglioni per i Soci, a farsi da parte), si scopre che una buona fetta di questa supposta riduzione deriverebbe dalla “cessazione delle due ulteriori figure ancora in comando dall’Azienda USL” e cioè dalla rinuncia a personale affibbiato all’ASP dall’AUSL insieme ai servizi delegati (minori, disabili, adulti) trasferiti nel corso del 2013 dopo, si legge nel Bilancio Sociale 2013 di ASP, “la sottoscrizione in data 27 febbraio 2013 di un verbale di intesa con le Organizzazioni Sindacali e l’Azienda USL per il ritiro e la conseguente riattribuzione ad ASP delle deleghe e l’elaborazione e sottoscrizione tra i Comuni del Distretto, l’Azienda USL di Parma – Distretto di Fidenza e l’ASP della «Convenzione quadro per l’erogazione delle prestazioni sociali con spesa a rilievo socio-sanitario e sociale»” e che “Con l’Azienda USL si è proceduto a sottoscrivere un apposito accordo per definire i comandi totali e parziali dei dipendenti operanti su più sedi. Al personale comandato è stata data la facoltà, entro il termine di un biennio, qualora vi sia la disponibilità del relativo posto in dotazione organica di pari qualifica, di ritornare presso l’Ente di provenienza”.Dunque è bene che i dipendenti ASP in comando dai Comuni Soci e dall’AUSL valutino con attenzione il futuro che questi enti hanno in animo di riservare all’Azienda di servizi e, nel caso lo ritengano precario se non già spento, si ricordino degli accordi sottoscritti dai loro rappresentanti sindacali.È poi forse il caso di ricordare che (anche) le ex IPAB sono state a suo tempo per gli enti locali l’occasione per sistemare qualcuno di “socialmente inutile” e che la costituzione delle ASP è stata una ghiotta possibilità data ai Comuni e alle AUSL di “pulirsi in casa”, di liberarsi cioè delle eccedenze di personale attraverso il conferimento alle ASP dei “servizi delegati” prima in capo ai primi. Certo, è stato così quasi dappertutto ma probabilmente questo è avvenuto in maniera del tutto trascurabile nei Comuni del Distretto di Fidenza (troppo piccoli per giocare sulle assunzioni di comodo) e tuttavia il problema che si pone oggi per questo personale è che la nostra smagrita AUSL non ha, sulla base delle prime informazioni, alcuna intenzione di riprenderselo in carico dopo la fortuna di essere riuscita a passarlo all’ASP e pertanto il costo di quelle due persone non può essere con certezza considerato come un risparmio dai Comuni Soci.Vi è poi l’incertezza del rientro dall’aspettativa del funzionario amministrativo dell’area economico-finanziaria che “qualora rientrasse dall’aspettativa occorrerebbe procedere alla copertura del relativo costo”. Dunque, circa 90 mila euro di minori costi di personale sui 142 preventivati sono da ritenersi incerti.Passando poi a guardare i supposti risparmi sui Centri Diurni per 195 mila euro (160 su Fidenza e 35 su Noceto) si viene a scoprire che Fidenza perderebbe il suo attuale Centro Diurno perché verrebbe assorbito dal Centro Diurno di Vaio in gestione esternalizzata e che il risparmio sarebbe ottenuto con una riduzione complessiva di posti da 40 a 30 e per di più applicando “i parametri assistenziali indicati dalla normativa regionale per i centri diurni ordinari e non i parametri più elevati, attualmente garantiti nel centro diurno di Vaio”, oggi, ma non più domani, destinato all’accoglimento di anziani con disturbi cognitivi. Per quanto riguarda invece il Centro Diurno di Noceto il trucco del risparmio starebbe nel trasferire l’attività “all’interno dei locali degli Alloggi con servizi” e nell’introdurre “una retta degli utenti uguale a quella degli altri Centri Diurni (€26,00)” e quindi con un aumento di 5 euro giornalieri, un +24%, rispetto alla retta attualmente applicata.Un altro ultimo risparmio di 65 mila euro per le strutture a gestione pubblica (l’importo totale del risparmio è molto più elevato considerando anche quello delle strutture che i Comuni intenderebbero esternalizzare) deriva da “economie derivanti dallo svolgimento delle gare di appalto sui servizi alberghieri che hanno visto degli sconti significativi … a ulteriore riprova della possibilità di realizzare, attraverso elevati volumi di produzione, significative economie di scala”Dunque riassumendo, soltanto questi ultimi 65 mila euro possono essere considerati per intero dei risparmi o meglio efficienze gestionali (peraltro non più ripetibili se le esternalizzazioni fossero confermate frantumando i volumi di produzione finora totalmente in capo all’ASP) e che andranno ulteriormente a migliorare il risultato d’esercizio 2014 dell’Azienda (e anche degli anni successivi se i Soci rinunciassero alle esternalizzazioni) mentre quelli sul personale si riducono a soli 52 mila euro (compreso il minor costo del Direttore). Quelli poi spacciati dai Comuni Soci e voluti rappresentati nell’ultima simulazione del CdA di ASP come risparmi per i Centri Diurni sono invece un insieme di tagli prestazionali e di posti per di più aggravati dagli aumenti delle rette per gli utenti.Di conseguenza il “TOTALE MINORI COSTI” evidenziati nella pagina iniziale deve essere corretto da 402 mila a soli 117 mila euro e il “NUOVO DIFFERENZIALE COSTI-RICAVI” da -594 mila a -879 mila euro il che, rispetto ai +269 mila segnati nel consuntivo d’esercizio 2013, rappresenta una vergogna smisurata di fronte alla quale la Regione e le Procure non possono restare inerti e neppure i cittadini immobili a guardare tanto è lo scempio dei loro servizi pubblici alla persona da parte di un’accolita di svergognati amministratori che non si fa neppure scrupoli nelle nuove nomine fantoccio nel CdA di ASP, di delibere comunali approvanti la privatizzazione dei servizi non ancora deliberate dall’Assemblea dei Soci e però votate da Sindaci imparentati con dipendenti degli aspiranti gestori.(parmaquotidiano)http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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