La voce di Maura Ruggeri, capogruppo del Pd ed ex assessore ai servizi sociali, si è levata in modo schietto a tutela dei cittadini della frazione Cavatigozzi: vanno ascoltati dal Comune. Se ci sono paure e preoccupazioni, e nello stesso tempo la possibilità di dare risposte, perché il sindaco non ne parla con gli interessati? La paura fa soffrire, rende difficile la vita quotidiana: le preoccupazioni per il ripetersi dei rumori dovuti allo spostamento dei coils sono serie. Ne va del sonno, che soprattutto per chi lavora la mattina è indispensabile per la salute. Dunque perché non trovare un accordo pacifico? Ecco l’invito che Maura Ruggeri, rispondendo a un lettore, rivolge di nuovo alle istituzioni, e una sua risposta a chi parla di rinnovamento della politica:
0.000000 0.000000io ho evidenziato un aspetto della vicenda che vale per tutti vecchi e nuovi, destra e sinistra ed è una questione di democrazia che è istituzionale ancora prima che politica e di cui sono fortemente convinta
Se i cittadini pongono un’istanza e si rivolgono direttamente alle istituzioni, devono trovare un momento pubblico, un luogo, di ascolto e confronto.
E’ stato istituito uno strumento per interloquire con tutti i soggetti ed è l’Osservatorio Arvedi; con un’interrogazione avevo chiesto che fosse regolarmente convocato raccogliendo le preoccupazione dei cittadini di Cavatigozzi.
Trattandosi di preoccupazioni riguardanti la salute, in particolare, è il Comune che se ne deve far carico interagendo con gli altri soggetti coinvolti.
I cittadini non possono essere lasciati soli e criminalizzati, anche se i timori, mi riferisco esclusivamente all’ipotizzato superamento dei parametri di diossina rispetto ai limiti stabiliti a livello comunitario, fossero infondati. Va da sè invece l’inquinamento acustico è un dato oggettivo e reale che richiede monitoraggio ed interventi.
In quanto alle facce nuove ben vengano, la scadenza del mandato è abbastanza vicina e c’è bisogno di un radicale rinnovamento.
Trovo ridicola la vicenda dei banchi, che vengono assegnati d’ufficio e collegati alle postazioni di voto, ricordo comunque, per la dignità di tutti, vecchi e nuovi, che i consiglieri comunali non sono nominati, ma vengono votati dai cittadini con preferenza unica e, per quanto mi riguarda, penso di aver fatto con coerenza ed onestà la mia parte.