Caso Arvedi, per la prima volta Perri e Bordi ricevono una delegazione di Cavatigozzi: sta maturando un accordo per abbattere l’inquinamento acustico

Creato il 05 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Clima natalizio? Panettoni a Cavatigozzi? Intanto per la prima volta il sindaco Oreste Perri e l’assessore Francesco Bordi, assieme al direttore dell’Arpa Giampaolo Beati, hanno ricevuto una delegazione composta da una decina di abitanti di Cavatigozzi. E i cittadini tanto attaccati dal giornale La Provincia si sono anche sentiti rivolgere delle scuse, per quel “criminali” che tanto ha irritato la popolazione della frazione cremonese. “Di diossina certo non si può parlare” ha comunque insistito il direttore dell’Arpa. La riunione però verteva su un altro aspetto, tanto discusso: il rumore. Sì, a Cavatigozzi non pochi fanno fatica a dormire, specialmente d’estate. Il direttore dell’Arpa ha ammesso che il problema esiste. Anche il gruppo Arvedi era presente all’incontro. E l’intenzione è quella di intervenire per mitigare il rumore emesso dall’attività dell’industria cremonese.

Si è parlato anche dell’Ilva di Taranto, di una possibile nuova legislazione. L’intenzione è comunque di far diminuire le emissioni legali di diossina da parte dell’acciaieria, che sinora ha rispettato i limiti italiani, e dunque è in regola, ma dovrà necessariamente scendere sotto i 10 milionesimi di grammo al metro cubo di emissioni di diossine (ve ne sono di vari tipi).

Inoltre la delegazione di Cavatigozzi sarà ammessa ai lavori dell’Osservatorio Arvedi, che tornerà a riunirsi.

A questo punto, se l’accordo procede e si realizza, tutti sono vincitori. Finalmente un passo avanti verso il buon senso e la qualità della vita. Una svolta di rilievo per la città di Cremona che ha abbattuto un muro di gomma.

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