Ivan Malfatto per Il Gazzettino. Dove anche Vittorio Munari ribadisce cose dette anche al Grillotalpa
La grana franchigia federale è scoppiata prima ancora di nascere ufficialmente. In una
decisa presa di posizione espressa in comunicato dal titolo già emblematico, “Si chiede rispetto anche per il lavoro delle società”, la FemiCz Vea Rugby Rovigo denuncia pressioni e prevaricazioni della Fir sui giocatori rossoblu da portare in Pro 12.
«In questi ultimi giorni i responsabili della franchigia hanno contattato Andrea Bacchetti e Filippo Cristiano - afferma il Rovigo – per convincerli ad entrare in franchigia; in precedenza era stato tenuto lo stesso comportamento con Giazzon. I due giocatori sono comprensibilmente in difficoltà e combattuti tra il rispetto della parola data (Bacchetti ha firmato con Rovigo, Cristiano aveva raggiunto un accordo di massima) e aderire a un’esperienza così importante. Con molta probabilità le “pressioni” esercitate dai rsponsabili della franchigia porteranno i due lontano da Rovigo e ben poco potrà fare la
FemiCz Vea». Tale comportamento è ritenuto «profondamente ingiusto, irrispettoso
del ruolo delle società di base; mette in risalto la prevaricazione da parte della federazione
che sembra lanciare il messaggio, sbagliato, che il campionato di Eccellenza non meriti la
dignità di annoverare giocatori e sponsor di prima fascia».
La Fir punta sul vivo replica: «L’Eccellenza rappresenta un imprescindibile patrimonio e tale continueremo a considerarlo. In merito ai contatti con i giocatori siamo certi che si sapranno comprendere le necessità e le urgenze della situazione contingente; ogni
possibile fraintendimento con Rovigo è stato chiarito in giornata ed eventuali incomprensioni sono state superate».
Caso già chiuso? Neanche per sogno. Il patron rossoblu Francesco Zambelli conferma «la sua posizione critica sull’atteggiamento». Il grido di dolore del Rovigo è il primo a levarsi, ma fotografa una situazione generale. Ed è sintomatico che giunga da un club ritenuto allineato alla Fir. Pressioni sarebbero state rivolte anche ad Andrea Lovotti per passare dal Calvisano alla franchigia, con possibili ritorsioni sulla maglia azzurra. Dal Petrarca e altri club stanno per essere presi giocatori. Ad atleti del Benetton è stato chiesto di spostarsi alla franchigia federale. In base a quali regole? Nessuna. Qui viene al pettine il nodo di una partecipazione dell’Italia al Pro12 costruita male fin dall’inizio. «Sui movimenti dei giocatori – dice il dg del Benetton Vittorio Munari – non vedo una regola chiara, rispettosa delle parti e possibilmente condivisa per tutta la filiera del rugby italiano, dalla base ai vertici. Nel progetto iniziale di Celtic non si parla di ciò. Andrebbero stabilite norme che tengano conto degli interessi di tutti: giocatori in primis, nazionale, Pro12 ed Eccellenza».