Caso mensa a Dolceacqua, si è svolta la riunione. Non chiuderà.

Creato il 03 febbraio 2011 da Gturs
Tutte le fotografie sono di Marco Risi che me ne ha concesso l'utilizzo
Si è svolta ieri sera presso la sala consigliare del Comune di Dolceacqua la riunione tra Sindaci e genitori degli alunni che frequentano il plesso scolastico di Dolceacqua. All'ordine del giorno c'era la ricerca di una soluzione per evitare la chiusura della mensa per i ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado. Dalla discussione è emerso che tutti i Sindaci parteciperanno, tramite il contributo di 1€ per ogni ragazzo frequentante, alla spesa del costo del pranzo. I genitori, pagheranno un aumento di 0,50€ sul costo del buono pasto. Con questi presupposti la scuola non chiuderà alle ore 14 e i nostri ragazzi potranno continuare ad usufruire dell'apertura della scuola anche di pomeriggio. Il Sindaco Gazzola ha ribadito che i Comuni si dovranno accollare anche l'onere dei buoni pasto non pagati dai lori residenti, trovando autonomamente la soluzione. Per la cronaca, i buoni pasto non pagati risultano in numero di 2000 per l'anno scolastico 2009/2010 e già più di 400 dall'inizio di questo anno scolastico!!!
Il Sindaco Civardi di Camporosso, ha iniziato il suo intervento con una battuta, " qui ci stiamo facendo la guerra tra poveri" continuando dicendo che si dovrebbe alzare la voce per farci sentire e manifestare il nostro dissenso contro chi ha ridotto la scuola in queste condizioni, Stato e Ministero.
Un chiaro discorso politico che non condivido. La Civardi ha anche sollevato il problema della sorveglianza durante la mensa, da quest'anno il compito aspetta ad educatori appartenenti ad una cooperativa, sarebbe invece più opportuno che questo compito venga espletato da personale docente perché, il momento della pausa pranzo, deve essere considerato una continuità dell'educazione scolastica. Questo è competenza del Ministero della pubblica istruzione e non dei Comuni. Queste sue ultime considerazioni mi trovano d'accordo. Il Sindaco di Rocchetta, Gian Paolo Basso e il vicesindaco Alina Gastaudo, hanno concentrato il loro discorso sui tagli effettuati dal Governo, il loro un discorso politico.
Il Sindaco di Rocchetta
Il Sindaco di Isolabona, a causa di un'altra riunione, è arrivato più tardi. Questa mattina l'ho sentito telefonicamente e ci siamo scambiati alcuni punti di vista. Il suo è stato un discorso rivolto al futuro. Bisogna iniziare a pensare diversamente. Che ci siano problemi legati alle poche risorse economiche è palese. Una realtà territoriale come la nostra, composta da piccolissimi Comuni, non può continuare ad essere "campanilistica". Il Comune di Pigna possiede risorse enormi da destinare alla scuola, una eredità lasciata da un benefattore, a Pigna esiste l'unico caso nella Regione Liguria di pluriclasse in ambito secondario. Questa situazione, non agevola lo sviluppo della scuola. Pigna si trova 7Km a monte da Isolabona. Anni fa si parlava di un "polo scolastico unico" che potesse raccogliere tutti i ragazzi della valle. Potrebbe essere un discorso da rilanciare. Unire tutte le forze per fornire risposte concrete alle famiglie e di conseguenza migliorare i servizi a disposizione della scuola.
La "scuola", intesa come ente era assente. I Sindaci incontreranno la dirigente a breve. Trovare punti d'arrivo e capire quali e quante siano le responsabilità di ognuno è doveroso. La scuola non può accollare tutto ai Comuni.
Il Sindaco di Isolabona Veziano
La riunione di ieri sera è stata positiva. Aprire un dialogo tra famiglie e amministratori è da considerarsi più che positivo. Ognuno di noi farà il proprio sforzo. Per chi come me considera la scuola come fulcro della società di domani, saranno sacrifici ben spesi. Per chi non ha ancora capito che i servizi funzionano partecipando con la ripartizione delle spese, e i buoni pasto fanno parte di questo, auguro che i loro figli ricevano insegnamenti migliori dalla scuola che dalla famiglia.

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