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Caso Meredith, la sentenza della Corte d’Assise d’Appello il 30 gennaio

Creato il 10 gennaio 2014 da Webnewsman @lenews1
Caso Meredith, la sentenza della Corte d’Assise d’Appello il 30 gennaio Pubblicato da Krizia Ribotta

Caso Meredith, la sentenza della Corte d’Assise d’Appello il 30 gennaio

Giovedì 30 gennaio la Corte d’Assise d’Appello di Firenze si riunirà in camera di consiglio per stabilire la sentenza per l’omicidio di Meredith Kercher, la giovane studentessa che, durante il soggiorno studio in Italia è stata brutalmente uccisa.

Questo è quanto è stato stabilito ieri mattina in avvio di udienza dal presidente della Corte, Alessandro Nencini, nei confronti dei due imputati, Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Le parti procederanno alle repliche lunedì 20 gennaio a partire dalle ore 10. Il primo intervento sarà affidato al sostituto procuratore generale Alessandro Crini, dopodichè toccherà ai legali delle parti civili.

L’udienza riprenderà poi il 30 gennaio, quando, dopo le ultime repliche, la Corte si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza, che quasi sicuramente verrà letta il giorno stesso.

Presente ieri mattina al Palazzo di Giustizia di Firenze Sollecito che, accompagnato dal padre Francesco, ha potuto assistere all’arringa difensiva dei suoi legali, Giulia Bongiorno e Luca Maori. Ai giornalisti che gli hanno chiesto se ha in programma altri viaggi prima della fine del processo (è rientrato da pochi giorni da una vacanza all’estero, ndr) ha riposto che resterà in Italia.

L’arringa dell’avvocato Bongiorno si è incentrata sul rapporto che c’era tra il suo assistito e Amanda, descrivendolo come tenero. “Era appena sbocciato, non aveva nulla a che vedere con quello di qualche cinquantenne annoiato in cerca di espedienti- ha precisato- Facevano unca nunca, il bacio degli esquimesi, che non ha nulla a che fare con il bunga bunga. Un bacio che si dà solo con il naso”.

Per quanto riguarda Amanda Knox, invece, i suoi difensori, Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova, hanno comunicato alla stampa il turbamento della giovane: “È molto preoccupata, perché si ritiene innocente, rischiando una condanna a 30 anni- hanno precisato- Non dorme la notte e segue con attenzione il processo”.

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