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Caso Ruby: menomale che Silvio c'è!

Creato il 11 marzo 2015 da Lorenzo Zuppini @lorenzozuppini
Caso Ruby: menomale che Silvio c'è!Ho assistito ieri sera, attorno la mezzanotte, ad un Giannini conduttore di Ballarò livido di rabbia, balbuziente, senza parole. E allora, di fronte alla sentenza d'assoluzione della Cassazione per il processo Ruby, ha rassicurato noi altri sul divano che esiste un Ruby ter. Ovviamente non ha spiegato che quest'altro processo, che vede B accusato d'aver inquinato le prove riguardante il primo processo Ruby, non ha senso d'esistere essendo l'imputato già stato assolto in quello precedente.
Nessuna persona dotata di buon senso e priva di faziosità può aver mai creduto che il Cavaliere per come tutti lo conosciamo, giocherellone e sfacciatamente italiano, potesse essere a capo di un racket di prostituzione ed avesse obbligato un poliziotto ad obbedire alla sua volontà. Ed il fatto che quella telefonata l'avesse fatta di persona è la prova schiacciante della sua innocenza. Berlusconi è fatto così, è come viene raccontato dai suoi amici ed è come si presenta in Europa ed in tivù. Grazie al cielo esistono politici fatti di carne e di ossa e di sentimenti e di pulsioni.
La Repubblica della virtù, voluta ma non ottenuta dai suoi arcinemici dentro e fuori il Palazzo, non esiste, non ha senso d'esistere in un Paese in cui il potere giudiziario perseguita i reati e non i peccati. Questi ultimi son affar di Dio, se si è credenti, altrimenti sayonara, se vedemo. Nessun magistrato deve permettersi di entrare nella vita di un privato cittadino, forzare la legge per poterlo spiare, per poter spiare tutti coloro che lo frequentano, fare recapitare tonnellate di intercettazioni alla testata giornalista frequentata da voyeur e manettari della peggior risma. No, in un Paese occidentale non si può assistere alla condanna in primo grado delle passioni di una persona, non è sopportabile sentir parlare di "furbizia orientale", dover ascoltare le domande del Pm che neanche in un processo a Kabul verrebbero poste, dover assistere al mondo femminista che si scaglia con la bava alla bocca contro le donne coinvolte nel processo. Boccassini, Zanardo, De Gregorio e tutte le altre, loro hanno scelto d'esser libere, di dare la svolta alla loro vita che ritenevano più giusta, e per questo voi dovreste difenderle. Voi, donne ormai in menopausa, ormai bruttine e con le rughe, voi che certo la lap dance non potete più ballare, tutte voi donne potenti avreste dovuto difenderle. Perché difendendo la scelta di quelle ragazze, opponendosi al maramaldeggiare della Boccassini, schierandosi dalla parte del padrone di casa che pretende di far ciò che vuole entro quelle quattro mura, facendo tutto questo voi avreste difeso la libertà.
Siamo tutti puttane, come urlava Giuliano Ferrara in piazza, e lo dico ancora, siamo tutti puttane! Quel che hanno fatte le così dette Olgettine, tutto sommato, ad esser sinceri, lo facciamo ogni giorno. Cercare scorciatoie, arruffianarci chi di dovere, eventualmente far uso delle proprie attraenti caratteristiche fisiche per confondere il Cavaliere di turno. Cercar di vincere facile. Ottenere la massima resa con la minima spesa. Siamo tutti puttane, io per primo.
Esser puttane, oggigiorno, significa esser liberi. Vuol dire poter imboccare la strada che ritieniamo giusta senza dover subire gli insulti dei puritani o le domande della Boccassini davanti ad un giudice. Poter fare la puttana, adesso, significa farsi "scopare" da chi si vuole, come e quando si vuole, senza subire lo sfratto da casa propria od il licenziamento dal proprio posto di lavoro a causa delle calunnie raccontate al mondo intero dai vermi viscidi come Marco Travaglio. Una delle più grandi puttane al mondo, dato che ha successo e quattrini grazie a ciò che racconta su B, che poi alla fin fine è il suo benefattore.
Tirando le somme, ma anche un sospiro di sollievo, oltre l'enorme spesa sostenuta dallo Stato per assecondare le voglie di Ilda Boccassini, il risultato ottenuto è la suddivisione dei cittadini italiani in persone di serie A e persone di serie B. Donne di serie A, che mai scoprirebbero la coscia al cospetto di un miliardario, e donne di serie B, che invece si godono a pieno la libertà che Dio e la storia hanno loro concesso.
Non so come Berlusconi, le ragazze coinvolte e l'Italia intera potranno essere risarciti per il danno subito. Forse non esiste modo, non so. Forse Berlusconi, ancora una volta, si è fatto carico di un problema che affligge l'Italia, ha percorso la sua Via della Croce e adesso si tiene pronto per la sua ennesima resurrezione.
Non vorrei peccare di romanticismo, ma lasciatemelo dire: ancora una volta, menomale che Silvio c'è!

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