Lo si apprende da una nota del Quirinale.
Non entro nel merito del provvedimento in sé, ma mi viene spontanea solo una impressione: non manca certo la solerzia quando il soggetto è un tizio in vista, un potente, un politico o semplicemente qualcuno con delle amicizie importanti, ed il caro Sallusti le ha.
Nel belpaese funziona così. Se non sei nessuno allora, anche la più lapalissiana delle ingiustizie, sarà per te un ostacolo che difficilmente qualcuno verrà a togliere dalla tua strada.