"Cassa integrazione guadagni… la mia è straordinaria" di Antonio Capolongo

Creato il 06 luglio 2012 da Anjaste @anjaste
Una lettura molto attuale...
Titolo: Cassa integrazione guadagni... la mia è straordinaria Autore: Antonio Capolongo Editore: Arduino Sacco Editore Data di pubblicazione: 2012 Pagine: 204 ISBN: 978-88-6354-600-2 Prezzo: € 17,90
Acquisto:
Il libro è reperibile sul sito della casa editrice, sui siti web quali Deastore, Libreriauniversitaria e altri e richiedibile presso le librerie.
“A partire da domani lei è sospeso dal lavoro con ricorso alla cassa integrazione guadagni…” Così recitava la lettera che Marcello Marchesi ricevette da parte della sua azienda, una delle tante in crisi della martoriata provincia di Napoli. È in questo modo, crudo, che apprende che dovrà rimanere a casa, ma all’epoca non sa che lo dovrà fare esattamente per centoquattordici giorni. È da questo punto che si snodano due strade… due viaggi fatti nel segno della lotta pura, uno per rivendicare i propri diritti, l’altro per sconfiggere le proprie paure. Durante quest’ultimo incontrerà tanti personaggi che albergano nella sua memoria, essi lo accompagneranno fin dove le due strade si intersecano. 
Nei due cammini, al suo fianco, vi è una presenza costante, la sua amatissima Sofia, una donna determinata, capace di conquistare “fortezze inespugnabili”. Marcello e Sofia serbano un sogno nei loro cuori, vorrebbero sposarsi, vorrebbero una vita normale e… in nome di essa non si arrendono. 
L'autore:
Antonio Capolongo è nato a San Paolo Bel Sito, in provincia di Napoli, nel 1968. Dopo la laurea in Economia e Commercio ed il lavoro in ambito aziendale scopre, nell’anno 2007, la passione per la scrittura. Nel 2011 pubblica il suo primo romanzo, Un incontro d’AmorE. È anche autore di poesie, presenti in diverse antologie poetiche. Nelle sue opere indaga l’animo umano. Le tematiche sociali trovano degna collocazione nel suo ultimo libro, Cassa integrazione guadagni… la mia è straordinaria. 
I libri che accolgono le sue poesie:
- La fanciullezza vedo sorridere e danzare (Myricae. Collana di poesia contemporanea ispirata ai temi della poetica pascoliana), Editrice Zona – Arezzo;
- Castelli, magico mondo…, edito dal sito Budur info – Ariccia;
- Antologia Premio Laurentum 2010 – Roma;
- Il Mare, casa editrice Il Ginepro – Cagliari;
- Antologia Mario Dell’Arco 2011, Accademia G.G. Belli – Roma;
- Le Poesie di IoRacconto 2010, AssoPiù Editore – Firenze;
- Come un granello di sabbia, PensieriParole – Padova;
- I quasi adatti – Istituzione Biblioteche del Comune di Parma, edito da ilmiolibro it Gruppo Editoriale L'Espresso Spa – Roma; 
- Oltre la parola – edito dal sito gliautori it – Torino;  - La giusta collera, Edizioni CFR – Piateda (SO);  - Poi, il silenzio (collana Poetry), Edizioni Montag – Tolentino (MC);  - Metropoli, Associazione “Infiniti sogni” – Grugliasco (TO);  - Pensier che innanzi a me sì spesso torni…, Il Basilisco – Genova;  - Ai propilei del cuore, Edizioni CFR - Piateda (SO);  - Antologia Premio Laurentum 2011 – Roma;  - Per amore, Il Basilisco – Genova. 
Alcuni passi del libro:  Fino a quell’ora, a partire dalla mattina, mi trasmette il suo amore via etere, così come io faccio con lei…  È da quando si conoscono che Sofia e Marcello si sentono telefonicamente, quando possono distogliersi dal lavoro; ma in questo periodo, non essendo più lui occupato, Sofia vive con estrema sofferenza questo distacco quotidiano perché si aggiunge a quella che condivide con lui a causa della sua situazione attuale.  Sofia è una donna straordinaria, oltre ad avere una grazia suadente, ha una pervicacia senza pari. Grazie a questa sua determinatezza intellettuale, mi ha aiutato a dipanare l’intricatissima matassa. 
*** 
Per molti altri lavoratori l’entrata dello Stato, nell’amministrazione dell’azienda, ha significato la fine del rapporto lavorativo. Sono quei lavoratori che sottoscrivono un “contratto” molto diffuso nelle terre partenopee, quello in nero. Per loro non c’è stato scampo, falcidiati due volte, dapprima costretti a lavorare senza un regolare contratto, quindi senza diritti e senza serenità; in un secondo momento, paradossalmente, perdendo anche quel minimo che guadagnavano col sudore della fronte.  Fra tutti questi lavoratori sventurati, ebbi la fortuna di parlare spesso con Jamir Zeudith; ci incontravamo in mensa durante l’ora di pausa pranzo. A farci fare la reciproca conoscenza, fu la comune passione per i libri.  Jamir, trentatré anni, è proveniente dal Senegal, vive in Italia da circa dieci anni di cui gli ultimi tre passati a lavorare come operaio nell’azienda. Si è trasferito dal suo Paese natio con una laurea in chimica, dopo la morte della madre, il padre l’aveva perso all’età di quattordici anni. Da allora… 
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Armati di buoni propositi e con l’auspicio di riportare l’azienda agli antichi livelli, ricominciamo.  Ovunque è fermento, dal magazzino all’ufficio risorse umane, dal CED all’ufficio marketing e così via di seguito, da parte a parte di questa grande azienda, corre l’energia che era stata sopita da tanti, troppi mesi…  Anche nella mia area – l’ufficio amministrazione, contabilità e finanza – si riparte di buona lena ma qualcosa, dopo i primi giorni, aleggia nell’aria. Il dispotismo arrogante del dottor Ossiero si appalesa.  In risposta ai suoi atteggiamenti nei miei confronti, mi sorpresi ad avere reazioni inusuali per il mio temperamento, tali da destare meraviglia nei miei colleghi i quali erano stati, nel tempo, testimoni della mia impulsività. La mia natura trovava il modo di contenersi, trovava la sua difesa, forse anticipando il ricorso alla resilienza cui la avrebbero chiamata nefande vicende future. 
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Sono le due e quarantacinque del pomeriggio. La signora Giovanna Carenato si è da poco seduta, casualmente, alla mia scrivania. Ha in mano un libro, un romanzo che sta leggendo nell’attesa di ricevere nuove “disposizioni”.  La signora Carenato è reduce da tre mesi di cassa integrazione. Anche per lei, nell’ambito della sua area di appartenenza, non è stato rispettato il famoso “accordo dei quindici giorni”.  È stata destinata a fare l’archivio a partire dal lunedì seguente, è dentro ma si sente fuori poiché le è stato imposto di non occuparsi più del suo vecchio lavoro, nell’ufficio del personale.  Giovanna sta impiegando il tempo a leggere anche perché è in attesa del suo primo bimbo.  Ma negli ambienti di lavoro non sempre tutti sono solidali ed infatti, quel pomeriggio, qualcuno mal sopporta che lui debba lavorare mentre Giovanna se ne sta comodamente a leggere un libro.  Questo attento dipendente si incarica di avvertire il dottor Ossiero che, ancorché abbia indotto proprio lui la signora Carenato a impegnare quel tempo residuo a suo piacimento, chiamato in causa quale capo non può non dare dimostrazione del suo ruolo. Ascoltata la delazione del fido dipendente, il sovrano balza dalla sedia e, imprecando, si dirige verso quell’ufficio facendo ridondare la sua voce in tutto l’edificio. Giunto al cospetto di Giovanna le si scaglia contro, insulti, invettive, persino parolacce. La povera signora Carenato, allibita, tenta di dare spiegazioni ma il sovrano non vuole sentire ragioni e, in preda al delirio… 

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