Cassazione: no alle spese di vitto e di giustizia per Vallanzasca

Creato il 11 maggio 2011 da Yourpluscommunication


Renato Vallanzasca non ha diritto alle spese di vitto e di giustizia che gli erano state accordate per gli ultimi dieci anni di detenzione dal Tribunale di sorveglianza di Milano nel giugno 2010. Lo ha stabilito la Prima sezione penale della Cassazione che ha accolto il ricorso della Procura di Milano.

In particolare, secondo la Suprema Corte, non c’e’ la prova che Vallanzasca – negli anni Settanta a capo della Mala milanese, condannato a quattro ergastoli e a duecentosessanta anni di carcere – sia in condizioni di disagio economico. Anzi, gli ‘ermellini’ rilevano che “il disporre di denaro da devolvere all’associazione vittime del dovere (Vallanzasca disse che avrebbe devoluto il ricavato della sua autobiografia ‘Il fiore del male’ alla onlus) se da un lato e’ un comportamento encomiabile, dall’altro dimostra l’esatto contrario della assoluta indigenza, presupponendo infatti un ‘quantum’ in surplus rispetto alle proprie esigenze primarie”.

Fonte Adnkronos



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