Come preannunciato, un paio di giorni fa la NASA ha rilasciato le immagini raw di Encelado, catturate dalla sonda Cassini durante l'ultimo flyby ( E-21).
Lo scopo principale di questo penultimo sorvolo, avvenuto a soli 49 chilometri dalla superficie ghiacciata della luna di Saturno, era campionare l'oceano sotterraneo. La Cassini, infatti, nel momento del massimo avvicinamento, si è trovata a passare proprio attraverso i geyser provenienti dalle profonde fessure del polo sud. Molti strumenti sono stati attivati in quel momento per rilevare la presenza di idrogeno molecolare H2 e svelare la chimica dei getti (avevo dettagliato il programma del flyby E-21 in un post precedente) ma l'imaging non era in cima alla lista. Tuttavia, il sistema di fotocamere ISS (Imaging Science Subsystem) ha ripreso suggestive viste di Encelado durante la fase di avvicinamento, al culmine del flyby ed in uscita dal sorvolo.
"Le immagini della Cassini sono meravigliose e ci stanno regalando un rapido sguardo di Encelado da questo passaggio ultra-ravvicinato ma la scienza più emozionante deve ancora venire", ha detto Linda Spilker, sienziato della missione al Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California.
Le immagini restituite durante l'approccio riassumono incredibilmente bene le caratteristiche topografiche della luna, mostrando il contrasto tra i terreni del nord butterati dai crateri e quelli del sud, fratturati e corrugati.
L'immagine qui sotto, ottenuta combinando i filtri infrarosso, verde ed ultravioletto della Narrow Angle Camera, mostra Encelado a circa 578 metri per pixel. Il nord è in alto, ruotato di 23 gradi verso destra.
Eceladus E-21 flyby (approaching - ir grn uv)
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
Avvicinandosi ulteriormente, da una distanza di circa 61.000 chilometri, la sonda ha ripreso il mosaico qui sotto, formato da 4 frame per tre filtri (sempre infrarosso, verde ed ultravioletto). Il nord è in alto, ruotato di 22 gradi verso destra. La scala dell'immagine è circa 365 metri per pixel.
Ecenlado - flyby E-21: mosaico (ir grm uv)
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
Sarandib Planitia è una zona di terreno relativamente liscia e probabilmente giovane, considerato che sfoggia pochissimi crateri e tutti di dimensioni ridotte. E' caratterizzata da una serie di creste più o meno orientate da nord-ovest a sud-est, a loro volta corrugate nella direzione opposta da vere e proprie onde di compressione.
Qui sotto un dettaglio, ottenuto lavorando sullo stack dei frame del mosaico per evidenziare le onde.
Enceladus Sarandib Planitia
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
L'immagine di apertura, scattata dalla Wide Angle Camera in luce visibile, da una distanza di 124 chilometri dalla luna, mostra uno scorcio spettacolare del terreno a 57 gradi di latitudine sud e 324 gradi di longitudine ovest. La scala è di 15 metri per pixel.
Al termine del sorvolo la Cassini ha iniziato un'attività di monitoraggio dei getti che si è protratta fino al giorno seguente, per vedere come variano al variare della posizione di Encelado durante la sua orbita attorno a Saturno.
Qui sotto un'animazione mostra il suggestivo zampillare dei geyser.
Encelado - flyby E-21: geyser animazione
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
Prossimo appuntamento con Encelado al 19 dicembre per l'ultimo flyby.