Il binomio castagnole-sfinci è sicuramente azzardato, ma voluto. Mi piace cercare similitudini o il filo conduttore che unisce varie parti del nostro Paese.
Avevo voglia di provare queste fritelle di ricotta, al nord castagnole: sono infatti delle frittelle tonde a forma di pallina le cui origini sono del nord-Italia. Sono preparate, a seconda delle varie ricette di famiglia, o con lievito di birra o con lievito istantaneo per dolci, e la consistenza finale è morbida e soffice.
Ho preparato questo post parecchi giorni fa, sicuramente prima del costruttivo dibattito con l'amica Luna, che ha una sua ricetta col nome castagnole, delle quali io al momento so poco e nulla, e che voglio provare (oltre a ripromettermi di fare delle ricerche) per risolvere la diatriba linguistica.
Mi piace imparare cose nuove, e dopo la chiacchierata con lei si apre la possibilità che esistano delle castagnole siciliane: la differenza starebbe nell'impasto, che a suo dire sarebbe più sodo e meno liquido delle meridionali sfinci. Al momento sono un pò perplessa, ma lascio alla mia amica TUTTO il beneficio del dubbio (del resto, non sono affatto onniscente né addetta ai lavori!).
Ma come sapete io vivo al sud, e con queste "palline" ho abbastanza dimestichezza. Mia nonna le adorava: lei, impavida della frittura che non esitava ad accendere il pentolone d'olio profondo e riempire la casa di odori. In questo non le somiglio.
La ricetta e la preparazione delle castagnole non mi sono sembrate così lontane dalle nostre, e la ricotta, che le caratterizza, è un ingrediente che mi incuriosiva molto: come immaginavo, le rende molto soffici e gustose.
Il rum ha un profumo fantastico, ma avendole preparate nello stesso pomeriggio delle chiacchiere (per approfittare della frittura, e non impuzzare due volte!), ho allungato la mano sulla bottiglia che era già sul tavolo.
Mi aspettavo un impasto più consistente, che avrei potuto ottenere forse con un tuorlo e qualche cucchiaio di amido in più. La prossima volta proverò un'altra ricetta, segnata in agenda, e mai sperimentata.
- farina 00, 200g
- amido di frumento, 50g
- uova, 1 + 1 albume
- zucchero, 70g
- ricotta, 150g
- lievito, 1/2 bustina
- liquore a scelta, io Marsala all'uovo
- scorza di limone, q.b.
Setacciare le due farine e dosporle a fontana.
Rompervi le uova leggermente sbattute, la ricotta, lo zucchero.
Unire il liquore e la scorza, per ultimo il lievito.
Impastare tutto con una frusta elettrica fino ad ottenere un composto senza grumi.
Friggere in olio profondo e molto caldo, a cucchiaiate (io ho usato due cucchiaini).
Servire cosparse di zucchero semolato.