Castello di Rivalta: un Felice e Magico Connubio fra Passato e Presente

Creato il 14 novembre 2012 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Trasformatevi per un giorno in viandanti o in attesi e prestigiosi ospiti e raggiungete il Castello di Rivalta (Val Trebbia, PC). Un borgo recuperato e ristrutturato fedelmente vi accoglierà fra lussureggianti vicoli e prospere botteghe, saprà stupirvi e regalarvi particolari suggestioni in qualsiasi stagione dell’anno: ombra e ristoro, colori e luci soffuse, solo alcuni dei magici volti di questo paesino che racchiude in sé, come in ogni favola, un antico Castello con la sua storia, le sue tradizioni e, perché no, anche il suo fantasma. Noi vi siamo giunti in un luminoso pomeriggio autunnale godendo della magica luce della Val Trebbia, dal fascino misterioso e intatto. Il grande viaggiatore e scrittore Ernest Hemingway aveva colto l’incanto di questo luogo avendolo definito in uno dei suoi diari “la più bella valle del mondo”; qui si svolse una delle battaglie più cruente della seconda guerra punica quando l’esercito di Annibale decimò quello romano. Proprio sulle rive del Trebbia si affaccia maestoso ed elegante il maniero che, rispetto ai tanti altri della zona, sin da subito svela un aspetto molto intrigante: il Castello di Rivalta non è una romantica rovina, né un’artificiosa ricostruzione, ma una splendida e viva dimora; quell’ineludibile senso di irrealtà e di passato che normalmente i Castelli possono trasmettere, qui viene orgogliosamente respinto; giardini e ambienti interni come per esempio la Sala da Pranzo, sono vissuti quotidianamente dalla Famiglia del Conte Orazio Zanardi Landi che già da anni compie un’importante opera di promozione e divulgazione per mantenere viva la storia della Famiglia e del luogo, motivo di orgoglio per l’intera comunità.

Il complesso è stato oggetto di restauro sino al 1990 quando il Castello è stato aperto alle visite guidate che si ripetono di settimana in settimana rivelando i suoi curiosi segreti: la Torre cilindrica costruita nel quattrocento su progetto di Pietro Antonio Solari, lo stesso architetto che nel 1487 era stato chiamato a Mosca dallo Zar Ivan III Vasil’evič per costruire la Torre Spasskaja, una delle Torri edificate a difesa del Cremlino. Le parole latine “Svevo sanguine laeta” (allietata dal sangue svevo) apposte sulla facciata vogliono ricordare il prestigioso legame stretto con la casata imperiale nel XIII secolo grazie ad un matrimonio di convenienza. Dalla Sala da Pranzo con gli angoli schiacciati che rendono possibile udire in maniera distinta il minimo suono da una parte all’altra dell’ambiente, si giunge alla Cucina dei Rami in cui sono custodite una serie di formelle in rame a testimonianza della bravura del cuoco.

Ed è proprio fra le mura della cucina che nasce la storia del cuoco Giuseppe, il fantasma del Castello. Vissuto nel Settecento, si innamorò della moglie del maggiordomo; questi per gelosia lo uccise e poi inscenò un suicidio. La leggenda vuole che sia proprio il fantasma del cuoco Giuseppe ad accendere e spegnere inspiegabilmente e d’improvviso gli elettrodomestici. Fra le varie eleganti stanze visitabili del Castello la Camera Verde è una delle più suggestive e sontuose: qui fra i vari illustri Ospiti ha soggiornato anche la principessa Margaret, sorella della Regina Elisabetta. In ricordo della Battaglia di Lepanto del 1571 e della sconfitta dei Turchi a opera dei Cristiani è stata allestita inoltre la Sala d’Armi con preziosi cimeli fra i quali, importantissime, tre delle quattro bandiere che sventolarono in occasione della Vittoria e arrivate ancora in buone condizioni ai giorni nostri (la quarta bandiera si trova sull’altare del Duomo di Gaeta).

Salendo su per la stretta scala a chiocciola della Torre si raggiunge la parte alta del Castello da cui si gode di un superbo paesaggio. Chi sceglierà il Castello per festeggiare il Capodanno e parteciperà alla visita guidata delle 23 brinderà al nuovo anno da questa magica “altezza”. Ed è proprio la Magia il tema scelto per la serata che con diverse opzioni verrà incontro alle esigenze e alle richieste di tutti i partecipanti, adulti e bambini, famiglie, gruppi di amici e coppie: dalle gag con animazione per i bambini alla ricerca de “I segreti di Rivalta” alla degustazione di piatti unici con diverse opzioni per il Cenone (presso la Foresteria del Castello, i ristoranti “La Rocchetta”, “Antica Locanda del Falco”, o il buffet allestito presso il Bar “Le Lanterne”). Si aggiungono le visite guidate al Castello proposte in diversi orari a partire dalle 19.00 sino alle 01.00.

Magico e suggestivo sarà l’intervento del pianista Diego Baiardi (celebre anche per le sue collaborazioni con i grandi nomi della musica italiana – fra gli altri ricordiamo Roberto Vecchioni, Anna Oxa, Samuele Bersani, Gianna Nannini) che accompagnerà infatti i cinque artisti del gruppo Go-Spell 5 nell’imperdibile concerto di Musica Gospel che si svolgerà gratuitamente alle ore 20.00 nella Basilica di San Martino. Il programma molto vario spazierà dal gospel tradizionale a quello contemporaneo. Le luci natalizie e la naturale vita del borgo in cui si potranno degustare castagne, vin brulé e cioccolata, completeranno questa atmosfera di incanto, un vero Capodanno da Favola per accogliere il Futuro con la genuinità del Passato.

Le fotografie inserite in questo articolo sono di Aldo Zambelli

Castello di Rivalta

29010 Gazzola (Piacenza)

www.castellorivalta.blogspot.it

Per informazioni e prenotazioni potete scrivere all’indirizzo e-mail castellodirivalta@gmail.com oppure telefonare al numero 339 2987892


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