Castello Pasquini e' talmente bello che non si può far altro che godersi le colazioni con vista sulla pineta e sul mare, e vivere in residenza permette di rubare gli scorci meno scontati degli artisti, cogliendo i momenti di disimpegno, di distensione tra i membri di quel microcosmo sociale che sono le compagnie.
Terzo giorno: ieri riunione di tutto lo staff con il Direttore di Armunia, Andrea Nanni.
Entriamo insieme nello spirito di Inequilibrio 2011, quattordicesima edizione, la prima sotto la direzione di Nanni.
Non una rivoluzione, ma un'evoluzione in continuità con il passato sviluppando tre "fili" che compongono il tessuto unitario del festival.
Ogni evoluzione non può non partire dalla tradizione: quindi, rispondendo alla vocazione di Armunia, il cuore del festival sara` Castello Pasquini con la sua tensostruttura, che durante l'inverno ospita le attività dell'associazione. A differenza delle precedenti edizioni il festival non ospiterà solo gli spettacoli frutto delle residenze creative, ma anche vere e proprie corpoduzioni: undici in totale, sette di teatro (tra cui "Attraverso il furore" di Massimiliano Civica e "Un altro Amleto" di Magdalena Barile) e quattro di danza (tra cui i progetti creati da Virgilio Sieni appositamente per il festival).
Inequilibrio si allinea, cosi', ai festival di produzione (la maggior parte di quelli che presentano debutti di compagnie di ricerca).
L'altro filone che sviluppa questa edizione rappresenta una novità assoluta nel panorama dei festival italiani: la compresenza di una sezione dedicata ai bambini. Lo scopo e' quello di "lavorare con continuità in questo settore", come ha detto Nanni. Il successo ottenuto durante l'inverno dalle domeniche pomeriggio a teatro dedicate ai bambini ha creato i presupposti per costruire un progetto contestualizzato: Nanni ha chiamato alcune compagnie che solitamente producono per il pubblico adulto (Teatro Sotterraneo, Babilonia Teatri, Kinkaleri) a lavorare per i bambini, accanto a compagnie storiche di teatro ragazzi e a iniziative - come le merende organizzate dal gruppo Fosca - tipicamente contestualizzabili durante un festival.
Andrea Nanni, dal suo insediamento ad Armunia, ha avviato un dialogo con il territorio destinato ad essere approfondito in futuro. In questa direzione lavora anche il festival, che propone spettacoli ed interventi artistici (sul modello dei flash mob) fuori dagli spazi teatrali: la pineta, il porto, il lungomare, ma anche locali ("Senza fine" di Artimbanco) e negozi (Collettivo Cinetico).
Il legame con il territorio si stringe anche intorno alla memoria storica degli anziani: da qui il progetto che Virgilio Sieni ha sviluppato lavorando con cinque nonne e allestendo lo spettacolo nella casa di una di loro.
Inequilibrio 2011, dunque, propone spettacoli "diversissimi tra loro, ma tutti molto forti" - come precisa Nanni. Bandite etichette e categorie per inquadrare gli spettacoli e definire il festival: quella parte di critica che sente la necessita` di incasellare gli artisti in compartimenti stagni si troverà, forse, in difficoltà per l'eterogeneità delle proposte. Noi siamo pienamente d'accordo con Nanni quando afferma che uno dei problemi del teatro italiano e' proprio il ricorso a categorie immobili, e ci piace il suo modo di interpretare il ruolo di direttore artistico: "non mi interessa quale linguaggio un artista sceglie di usare, ma mi interessa che quell'artista mi emozioni, nel senso etimologico del termine, cioe` sposti le mie aspettative".
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