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Çatalhöyük all’Unesco

Creato il 02 luglio 2012 da Istanbulavrupa

Çatalhöyük all’UnescoUn altro segno della nuova Turchia – più democratica e aperta, più rispettosa della sua storia polifonica – è la politica di preservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, a cui viene data maggior visibilità lavorando per l’inclusione di un numero sempre maggiore di siti nella Lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco: l’hanno scorso è toccato alla moschea realizzata da Mimar Sinan a Edirne (Selimiye), quest’anno al sito neolitico di Çatalhöyük. Questa è la descrizione che ne viene fatta direttamente sul sito web dell’Unesco:

Two hills form the 34-acre site on the Southern Anatolian Plateau. The taller eastern mound contains 18 levels of Neolithic occupation between 7,400 and 6,200 B.C., including wall paintings, reliefs, sculptures and other symbolic, and artistic features. Together they testify to the evolution of social organization and cultural practices as humans adapted to a sedentary life. The western mound shows the evolution of cultural practices in the Chalcolithic period from 6,200 to 5,200 B.C. Çatalhöyük provides important evidence of the transition from settled villages to urban agglomeration which was maintained in the same location for over 2,000 years. It features a unique street-less settlement of houses clustered back to back with roof access into the buildings.



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