E’ di qualche ora fa la notizia che a Catania è stato tratto in arresto il notaio Vincenzo Ciancico per falso in atto pubblico, peculato e truffa aggravata. Secondo quanto accertato, il professionista, posto agli arresti domiciliari, avrebbe stipulato gli atti facendosi consegnare le somme per le imposte dovute e avrebbe trasmesso all’agenzia delle entrate un falso atto con inserita una falsa clausola con la quale autoliquidava le imposte secondo un regime fiscale agevolato, nella maggior parte dei casi non spettante ai contraenti. Sono stati inoltre sequestrati beni per oltre 500.000 euro a lui riconducibili.
Dallo spazio online di Catania Politica apprendiamo che dalle indagini svolte dalla Guardia di finanza, sarebbe emerso che il professionista catanese stipulava gli atti, si faceva consegnare le somme per le imposte di registro, ipotecarie e catastali, e, invece di trasmettere all’Agenzia delle entrate l’atto originale sottoscritto dai clienti, ne inviava uno falso, da lui stesso appositamente creato, inserendovi una falsa clausola con la quale autoliquidava le imposte secondo un regime fiscale agevolato nella maggior parte dei casi non spettante ai contraenti. La differenza tra le imposte calcolate sull’atto originale e quelle dovute in base all’atto falso finiva su un conto corrente personale cointestato al notaio e a sua moglie. A quanto risulta dalla lettura dello spazio catanese online, risulterebbe un intervento del Consiglio notarile di Catania: “Nel momento in cui qualcuno ha messo in dubbio l’opportunità della presenza degli ordini professionali, il caso Ciancico fornisce invece un esempio di trasparenza ed efficienza ordinistica. Vincenzo Ciancico era un molto rispettato e stimato a Catania e non solo ma l’attenzione del Consiglio notarile di Catania,aveva già aperto un procedimento nei suoi confronti da luglio 2010.
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