Catania vs Inter, Cassano e la 27esima

Come contro il Milan, l’Inter metaforicamente va sotto di tre gol a Catania. Questa volta però sono due alla fine del primo tempo e potrebbero divenire tre all’inizio del secondo. Al 49esimo Bergessio ha l’occasione del terzo gol per il Catania, ma SuperHandanovic para e cosi da il là alla speranza di poter pareggiare il match che invece i nerazzurri vincono. Grazie ad un Palacio Monumental e come sempre ad un SuperHandanovic.

L’orrore di Jan Jesus sul primo gol del Catania è da sottolineatura grave, l’orrore clamoroso sul secondo gol del Catania dell’intera parte destra della difesa interista; è inquietante. Schelotto / Zanetti sulla fascia destra hanno davvero fatto acqua per tutti i 90 minuti più recupero. La stessa cosa il lato sinistro dove ne Alvarez ne Pereira hanno fatto qualcosa di buono specialmente nella fase difensiva. In fase offensiva è da ricordare senza dubbio che il primo gol di Palacio Monumental è su cross (l’unico) di Pereira e che Alvarez ha segnato il primo gol dei nerazzurri su gran cross di Palacio Monumental. Per il resto sia Alvarez che Pereira sono spariti nel nulla.

Ora diranno, Stramaccioni per primo, che grazie ai “senatori” l’Inter è risorta. Grazie a Cambiasso, Stankovic e Palacio Monumental, in parte è vero anche perché sono partiti dalla panchina e cosi un po’ di fiato lo avevano. Comunque nonostante un ottimo secondo tempo l’Inter è molto deludente, come disinteressata e apatica per larghi tratti di ogni match. Ancora sinceramente non vedo nessun tipo di “gioco” proposto dall’Inter che viene messa sistematicamente sotto da qualsiasi avversario, la squadra ha certamente del carattere e la voglia di difendere il proprio allenatore visto il secondo tempo nel derby e al Massimino di Catania. Per il resto è un cantiere in costruzione e visto che si sta costruendo non sarebbe male ricostruire anche la dirigenza. L’incompetenza e il pressappochismo dei dirigenti è il peggior male di questa Inter in costruzione.

Se per l’Inter il minuto 49 è stato importantissimo, per la Viola è il minuto 78 quello della svolta. Al 78esimo su punizione di B Valero da destra; in area Toni colpisce di testa e (sbagliando nettamente la mira) colpisce in faccia Larrondo che inconsapevole segna il due ad uno finale. Toni era in nettissimo fuorigioco, ma la Viola aveva meritato quel gol. Meritato specialmente nel primo tempo dove ha sbagliato occasioni gol in serie, da tempo vado scrivendo che il “progetto” viola è molto più interessante di quello nerazzurro.

L’affaire Cassano/Stramaccioni non sorprende visto che si sapeva dall’inizio che Cassano fino a marzo ci arrivava e poi sbroccava. Andrà alla Samp e non me ne dolgo. Si parlava di rinnovo del contratto e cosi qualcuno ha pensato bene di far uscire dal “sacro” spogliatoio la notizia; chi sarà stato?

Un altro gioiello di Diamanti che si aggiunge agli altri due bellissimi gol (Taider e Pasquato) con cui il Bologna batte il Cagliari. Lalazio si lamenta dell’arbitro e non ha torto perché Candreva forse meritava più il giallo che non il rosso. Però nell’aria biancoceleste se ne sono viste diverse di situazioni dubbie che l’arbitro non ha sanzionato in favore del Milan. Nella battaglia del S. Paolo emerge più la Juve che non il Napoli, Cavani e Chiellini se le son date come i tifosi della Juve e la Polizia fuori dallo stadio. Se lo Scudetto sembra assegnato; la zona Champions no di certo compreso il piazzamento del Napoli. Tantomeno è chiara la situazione Europa League, di certo c’è che le retrocessioni sembrano decise. Palermo, Siena e Pescara sono lontane dal Genoa che ha perso a Roma e la Roma sale su a meno 5 dal terzo posto. Totti stupendo.