Catasto: la riforma è pronta

Da Rubefox

Catasto la riforma è pronta a partire. Prima il valore dell’immobile si calcolava solo sul numero di vani; ora invece si attualizza sui metri quadrati effettivi e si aboliscono le classi.

Il Governo Monti ha annunciato il ritocco al ribasso delle aliquote fiscali sulle tasse sulla casa, dopo il rincaro già applicato dal decreto Salva-Italia.

Ora occorre rivoluzionare, quindi scombussolare un sistema di classificazione assegnato alle nostre case, che porta ormai la data del1990. Ineffetti, assai obsoleto.

Di seguito possiamo elencare i punti del provvedimento annunciato:

Valore di mercato.

Le abitazioni oggi sono contraddistinte con dei valori che non corrispondono a quelli reali. Di solito circa 4 volte in meno. Questi valori poi dovranno essere paragonati a quelli reali e considerati come determinanti nella definizione della rendita castale, ovvero del valore di base su cui si calcolano le imposte sulla casa. A partire dall’Imu.

Classe energetica: riclassificazione.

Le classi energetiche vengono assegnate a un immobile (da A1 a A11) e sovente non ne rispecchiano il valore reale. Spesso un appartamento classificato come A1, ovvero “signorile” ha un valore di mercato inferiore a un A6, ovvero “popolare”. La casa signorile, spesso, è tale perché è di costruzione recente ma in realtà di valore inferiore a un’immobile indicato come popolare che può rappresentare anche un edificio in pieno centro storico e quindi più di pregio. Queste incongruenze però non esisteranno più dato che le classi saranno riviste.

Immobili speciali.

Per gli immobili speciali verrà adottata una modalità di stima diretta.

Metri quadri.

La valutazione dell’immobile non verrà più fatta sul numero di vani, bensì sui metri quadrati effettivi.

Sorge però un problema: il Governo Monti ha già stabilito che la nuova Imu si calcola sulla rendita catastale rivalutata del 60%. Rivoluzionare il catasto significa dare un nuovo valore, più alto,  agli immobili sulla base dei quali calcolare la rendita catastale che, a sua volta, dovrà essere rivalutata del 60%. Dunque, creare un rincaro sul rincaro. Per questo il Governo starebbe valutando un abbassamento delle aliquote fiscali da applicare subito dopo l’entrata in vigore del nuovo catasto.


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