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Catatonic: la realtà virtuale che fa paura

Creato il 13 aprile 2015 da Cristian Deraco @christiandher

Il grafic designer e direttore di campagne pubblicitarie Guy Shelmerdine è noto nell'ambiente dei videomaker per essere un regista visionario che mescola tematiche hi-tech con sogni e realtà per creare spot parecchio particolari quando non sono inquietanti.

E se fate un giro su questo sito vi accorgerete di quanto possa essere bravo questo professionista.

Recentemente Shelmerdine è stato coinvolto in un progetto che comprendeva l'utilizzo del visore Samsung Gear VR, della realtà virtuale e di...un manicomio dal titolo evocativo: Catatonic.

Catatonic è un tour virtuale dalle forti tinte horror che ci farà vivere l'esperienza di un malato di mente all'interno di un manicomio degli anni quaranta. Saremo legati ad una serie a rotelle e trattati come un paziente con tanto di interrogatori e visite del dottore, terrificanti viaggi tra un reparto e un altro con tanto di sferragliare di ruote e non raramente verremo a contatto con altri pazienti.

Perchè realizzare un progetto come Catatonic?

Secondo me i motivi sono da ricercare nella voglia di mostrare quanto la realtà virtuale e i visori non siano una tecnologia da spendaccioni ma possono essere asserviti a un progetto serio: in particolare sono proprio stati i primi giochi horror immersivi a far parlare dei visori Oculus Rift. Il fatto di coinvolgere uno dei director più influenti del momento non può che essere un'espediente pubblicitario per vendere un prodotto di cui pochi hanno sentito parlare e di cui pochissimi conoscono i limiti di applicazione.

Sta di fatto che questo Catatonic incuriosice assai e anche se questa curiosità non giustifica la spesa per Samsung VR non c'è dubbio che una pulce all'orecchio la mette.


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