Catch a Fire

Creato il 13 settembre 2011 da Einzige
la storia di Patrick Chamusso, mozambicano impiegato presso la raffineria della Sasol a Secunda, in Sudafrica, ingiustamente –arbitrariamente- imprigionato, torturato e ricattato nell’erronea (?) convinzione che fosse l’autore di un attentato che ha fatto esplodere parte dell’impianto, il più grande al mondo per la liquefazione del carbone. da quel momento la sua vita cambierà drasticamente.
     I.la lancia della nazione
l’opera si concentra con efficacia nell’erigere un muro fra il prima e il dopo: una distinzione fra quella che era la vita del protagonista prima dello scontro con la polizia afrikaner- fatta di un quieto vivacchiare apolitico tra la famiglia, il lavoro e i campi di calcio, dove il nostro brillava per talento- e il dopo: dopo l’arresto, l’incarcerazione, le torture, le violenze nei confronti della moglie e dei compagni di lavoro, quando Chamusso aprirà gli occhi una volta per tutte e deciderà di passare all’azione concreta, affiliandosi all’Umkhonto we Sizwe (appunto, ‘lancia della nazione’), ramo militare dell’ANC, impegnato in azioni di guerriglia volte a logorare il già claudicante sistema di segregazione e vessazione della classe dirigente europea.
II.hot stuff
si tratta di un radicale cambiamento, nella vita di Patrick. lui, come suo padre (e forse pure suo nonno), per campare faceva il lavoratore migrante, una goccia nell’oceano di lavoratori semi-schiavizzati impiegati nelle miniere, nei campi e nelle fabbriche, che costituiva l’ossatura del regime apartheid. si accontentava di poco, praticamente di niente: si era adagiato nella mediocre e inumana scelta di vita che boeri e britannici avevano scelto per lui e per altri milioni di africani, senza battere ciglio e senza sperare in una vita vera. solo dopo che avrà toccato con mano quel sistema di abuso meccanizzato da cui finora era solo stato sfiorato, comprenderà la necessità dell’impegno per la libertà; la quale, forse più che una necessità, si presenterà nelle forme di un istinto inestinguibile e del tutto spontaneo: lottare contro un padrone che col ricatto gli tiene la museruola giorno e notte, lottare contro un autoritarismo estremo e perverso, contro degli uomini resi completamenti ciechi e ottenebrati dal terrore di perdere il virtuale primato nel paese.
nota a margine:-   nel mare magnum crescente di produzioni, interne e internazionali, volte a rileggere, riscoprire e re-interpretare il recente passato del Sudafrica- spesso all’insegna di un (disneyano) buonismo di fondo a tratti repellente, oppure, più semplicemente, come inerti esercizi pedagogici divulgativi e pedanti- l’opera in questione si distingue per ritmo, tensione e una costruzione che attinge, a piene mani, dal thriller politico e dai guerrilla-movie iper-militanti, senza scivolare (quasi) mai nel dramma sociale- soluzione troppo comoda- e senza risparmiare, coraggiosamente, scene durissime tratte direttamente dall’abominevole realtà dell’epoca.

titolo originale: Catch a Fireun film di Phillip Noyce2006

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :