Insegnante di scuola primaria da più di trent'anni, scrive, a partire dal 1995, quattordici copioni teatrali per ragazzi, tutti rappresentati in importanti teatri veneziani per le scuole della provincia. Tali spettacoli, di cui cura personalmente regia, scenografia e costumi, vertono su tematiche care ai bambini e ai ragazzi: accanto a soggetti mitologici o fantastici non mancano argomenti delicati quali la scuola, le relazioni con i coetanei, la sostenibilità ambientale, la lotta agli sprechi.
Nel 1995 è tra i vincitori del concorso "A. Cuman Pertile" per testi di Teatro-ragazzi.
Dal 1988 al 1996 si dedica, assieme al marito Piero Codato (di cui vi segnaliamo il canale YouTube), ad una ricerca fotografica monotematica imperniata sulla figura umana in contesti paesaggistici naturali, che la coinvolge in sedici importanti personali allestite in Italia e all’estero (Brescia, Palermo, Losanna, Tokyo, New York, Monaco, Tel-Hai-Israele,...).
Sempre nello stesso periodo realizza racconti illustrati per ragazzi, entrando tra i selezionati del "Premio Città di Chioggia" e in una mostra di giovani illustratori allestita alla Galleria Bevilacqua La Masa di Venezia.
A partire dal 2009 ha curato la regia e la sceneggiatura di cortometraggi sempre legati al mondo dei ragazzi e degli adolescenti, ricevendo premi e segnalazioni in prestigiosi concorsi (Stockholm Film Festival, Giffoni Film Festival, Videoconcorso Pasinetti, Festival Videocorto Nettuno, Corto in Bra).
Nel 2008 inizia l’attività di scrittrice dedicandosi principalmente alla narrativa per ragazzi e young-adults. Ha scritto un racconto lungo ('Viaggio in camper') e cinque romanzi, destinati ad un pubblico di età compresa tra i dieci e i quindici anni: "A Scuola di Futuro", "Fuga da Raggiropoli", "Pacific Vortex", "Eden Project", "L’Angelo e la Morte". La serie è fortemente connotata dalla proposta di valori etici ed ecosostenibili che l’autrice ritiene indispensabili per affrontare la partita cruciale che i ragazzi di oggi avranno l’onere e l’onore di affrontare una volta adulti. I primi quattro romanzi sono stati pubblicati in formato digitale presso Edizioni Esordienti E-Book.
I suoi libri sono acquistabili anche presso AMAZON, LA FELTRINELLI e altri book store.
Ecco l'intervista che ci ha gentilmente concesso:
D. Con il tuo romanzo "Eden Project" hai appena vinto il premio Righini Ricci di letteratura per ragazzi: cosa ha colpito di più la giuria della tua opera e cosa ha colpito di più te di questa vittoria?
R. E’ stato molto interessante ascoltare le recensioni dei ragazzi, in cui spesso veniva sottolineata la capacità del romanzo di avvincere il lettore tramite l’intreccio tra la storia fantastica e quella reale. A questo proposito desidero citare le testuali parole di un ragazzo della giuria:"Il libro è originale, misterioso, attira il lettore in una storia travolgente: una volta iniziato non ti fermi più. Presenta molti colpi di scena, che ti colpiscono particolarmente e che ti fanno scoprire un sacco di cose. Il tema di cui tratta il libro (disboscamento e foresta amazzonica) è molto importante ed è molto bello il fatto che l’autrice di questa bellissima storia sia riuscita ad unire la realtà con la fantasia,non come due mondi paralleli ma come se fossero unite da un ponte". Voglio essere sincera: di questa vittoria mi ha piacevolmente stupito il fatto che, qualche volta, il raggiungimento di una meta possa essere legato un po’anche al merito. Un po’ triste come visione delle cose ma purtroppo è ciò che emerge dalla mia esperienza. Una parte di fortuna nel determinare congiunture favorevoli è sempre necessaria ma deprime pensare a quante opere valide non trovino sbocchi editoriali perchè non coincidono con gli interessi di mercato.
D. Quando è iniziata la tua passione per la scrittura e quali sono le motivazioni che ti hanno spinto in questa direzione?
R. Il bisogno di creare è sicuramente una personale caratteristica che mi ha accompagnato fin dalla più tenera età. A scuola mi chiamavano "vulcano" e l’immagine trovo che calzi a puntino: il magma cerca sfogo, quando si chiude una bocca, se ne apre un’altra. Ed infatti, conclusa l’esperienza teatrale in cui davo vita sul palcoscenico a situazioni fantastiche frutto della mia immaginazione, ho sperimentato il mezzo letterario quale nuova forma espressiva. Sentivo inoltre l’esigenza di indagare profondamente dentro di me entrando nei panni dei miei personaggi.
D. Quali sono i temi che affronti nei tuoi libri e qual è quello che consideri il più importante di tutti?
R. Sono affascinata dal mondo dell’adolescenza, da quel momento in cui si inizia a compiere scelte personali al di fuori della famiglia. Scrivendo, esploro con l’immedesimazione i modi nei quali ognuno di noi inizia a farsi un’idea della vita e del mondo e quelli in cui comincia a percorrere quel viaggio spesso faticoso alla ricerca della propria identità. In questi termini scrivere un romanzo diventa estremamente stimolante: non solo rappresenta un modo per avvicinarmi ai giovani ma riveste l’ulteriore funzione di veicolare nel modo giusto contenuti molto più "adulti" legati all’urgenza di modificare i propri comportamenti con l’obiettivo di puntare ad una società più equa e rispettosa del Pianeta.
D. Il futuro del pianeta passa attraverso i giovani: come fare per convincerli a prendersene cura?
R. Creare le condizioni narrative perchè si generi un’immedesimazione col personaggio principale rappresenta sicuramente il lasciapassare ideale perchè il ragazzo inizi a prendere in considerazione in modo più consapevole i problemi legati al degrado ecologico. Altro ingrediente fondamentale: le situazioni fantastiche ideate dalla stessa protagonista nei romanzi scritti di suo pugno, il cui contenuto volutamente metaforico ha la funzione di attirare l’attenzione dei ragazzi su determinate problematiche. Non esiste infatti efficace situazione educativa che possa prescindere da una presa di coscienza disgiunta da un vissuto profondo ed empatico: i ragazzi devono sentirsi coinvolti in prima persona, devono sentirsi direttamente responsabili. Attori e non spettatori, devono capire la reale importanza del loro personale impegno. Un impegno che comincia sui banchi di scuola e che potrebbe farli sentire già più consapevoli di tanti adulti dallo sguardo rivolto molto poco al futuro.
D. Qual è, tra i libri che hai scritto, quello che ami di più e perché?
R. Li ritengo tutti validi, in rapporto alla diversità di linguaggio, situazioni psicologiche e contenuti educativi opportunamente diversificati lungo l’arco evolutivo della protagonista (dagli undici ai quindici anni).
D. Hai già qualche nuovo progetto in cantiere?
R. "L’Angelo e la Morte" è l’ultima creazione. Ancora inedito, ne ho appena stampato poche copie e sono molto curiosa di sentire i primi commenti. Ne ho iniziato un altro, purtroppo sono stata costretta a bloccarne la stesura: sono troppo occupata in questo periodo! Mi auguro di non perdere l’ispirazione, a volte scrivere un romanzo è come raccogliere un frutto maturo. Passato il momento, chissà...