Rappresentazione dell’esperimento CATS sulla SSI. Crediti: NASA
“CATS is on the ISS”. No, i gatti non sono arrivati sulla Stazione spaziale, bensì un nuovo esperimento ha trovato posto in orbita. Si tratta, appunto, di CATS o meglio Cloud Aerosol Transport System della NASA, installato qualche giorno fa all’esterno della stazione orbitante con un’operazione unica nel suo genere: due bracci robotici, a 400 chilometri d’altezza, si sono letteralmente passati, come il testimone durante la staffetta, l’esperimento CATS fino a montarlo nella sua slot.
L’apparecchiatura rettangolare è arrivata sull’orbita di notte, a bordo dell’ultimo carico della navicella cargo Dragon lanciata lo scorso 10 gennaio da Cape Canaveral (Florida) con il razzo Falcon 9 della Space X ed è stata “consegnata” con il Special Purpose Dexterous Manipulator (Dextre). Gli americani del Johnson Space Center hanno poi passato il controllo ai giapponesi della JAXA, i quali hanno guidato il secondo braccio robotico conosciuto come Japanese Experiment Module Remote Manipulator System per poi montare l’apparecchiatura su una piattaforma esterna del modulo Japans Kibo laboratory.
CATS si occuperà di raccogliere dati sullo stato delle nuvole, sui pennacchi di cenere vulcanica e sulle minuscole particelle sospese nell’aria che possono aiutare a migliorare i modelli sul cambiamento climatico. Lo strumento LIDAR (Light Detection and Ranging) di telerilevamento laser è stato progettato per studiare la localizzazione e la distribuzione di inquinamento, polvere, fumo e altre particelle nell’atmosfera, insomma tutto ciò che influisce direttamente sul clima globale. I dati raccolti dallo strumento saranno utili per definire le proprietà degli strati delle nuvole a tre lungezze d’onda, 355, 532, 1064 nm.
L’esperimento è solo uno dei tanti che negli anni a venire faranno della Stazione spaziale internazionale un centro di studi scientifici dedicati allo stato di salute della Terra. CATS è, infatti, il quarto di una serie di cinque strumenti da installare sulla ISS. Il Soil Moisture Active Passive satellite partirà per l’orbita il prossimo 29 gennaio dalla base Vandenberg Air Force in California.
Oltre a CATS, con l’ultimo carico di Dragon sono partiti 2317 chilogrammi tra altri esperimenti, rifornimenti per l’equipaggio, parti di ricambio, cibo, acqua, vestiti, apparecchiatura tecnologica di diverso genere.
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Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni