Cattiva alimentazione nell’era degli smartphone?

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Ho letto, in questi mesi, diversi articoli sull’alimentazione, la comunicazione in famiglia e le nuove tecnologie. Diversi articoli battono sempre lo stesso chiodo, chiamando in causa studi che cercano una correlazione tra cattiva alimentazione e mancata comunicazione in famiglia a causa appunto delle nuove tecnologie.

Luddismo 2.0?

In soldoni, questi articoli ci dicono che stanno avvenendo questi fenomeni:

  • La gente porta smartphone, tablet e altri apparecchi a tavola
  • A causa di questo la gente a tavola non comunica più
  • La conseguenza finale è cibo di qualità scadente in tavola (cibi confezionati, niente frutta e verdura, surgelati)

Quando sono le 19:45 e dovete ancora rientrare dal lavoro…

Ora, io storco sempre il naso quando si cerca di focalizzare un problema sociale o riguardante la salute, su un’unica causa, in questo caso le tecnologie. Se ricordate, infatti, fino all’avvento degli smartphone e dei social network, la causa veniva ricondotta alla televisione.
I figli stavano troppo davanti alla tv, mangiando schifezze e a tavola si parlava poco sempre per colpa del televisore. Adesso il televisore passa in secondo piano perché è l’era della comunicazione multimediale.

Sinceramente questi due non avevano nulla da dirsi nemmeno prima

Ma quello di cui proprio non mi capacito, è l’affermazione che la qualità del cibo in tavola è scadente a causa dei fattori sopra riportati. Non si parla di come le famiglie devono vivere la vita lavorativa al giorno d’oggi, con orari diversi (tra turni, part time, flessibilità) e ingorghi stradali. Chi lavora più a due passi da casa?
Al di là di tutto, la scelta di ripiegare per la cena in cibi preconfezionati, surgelati o già cotti e veloci, ricade nello stato in cui vivono le giornate le famiglie, costrette a passare sempre meno tempo a casa e a dover occuparsi dei figli, delle lavatrici e di altri doveri casalinghi in un lasso di tempo ristretto. Moglie e marito a volte si vedono per poche ore, e in quelle devono parlare di bollette e altre incombenze.

Spegnere gli smartphone non toglierà questo, siamo onesti!

Trovo quindi superficiale e ingannevole ritenere che il consumo di cibi e l’allegria a tavola da pubblicità siano da imputare quasi esclusivamente agli smartphone.
Poi, per carità, tenere spenti tv e smartphone a tavola non fa di certo male, ma di sicuro non vi ridarà il tempo che perdete per il lavoro e gli spostamenti in auto.


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