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Cattive abitudini per un Web Designer Freelance

Da Iwebdesigner @Iwebdesigner_it

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I problemi che deve affrontare un graphic designer 0 un web designer sono simili. Entrambi trattano con i clienti, devono fare contabilita’ e marketing, e questi sono solo alcuni aspetti che un libero professionista deve affrontare per avere successo come freelance. Parlando di concorrenza, esistono una marea di altri designer, a vari prezzi e di diversa qualita’ che sono disponibili a lavorare per uno stesso cliente. Insomma, non è facile sopravvivere al mercato. Per poter imporsi nel proprio campo, e’ necessario cercare di percorrere la strada giusta. Le abitudini che acquisiremo potranno essere positive o negative. Tutto sta nel prendere quelle buone e abbandonare quelle cattive. Qui parleremo delle cattive, per cercare di limitarle al massimo e ottenere il successo desiderato dal proprio sito, dal nostro lavoro e dalle proprie capacita’.

1. La solitudine.

Spesso un libero professionista, come si vede in tanti film, ‘lavora da solo’. Questo non deve, pero’, significare che bisogna chiudersi in una stanza con una scorta di merendine, quanto piuttosto partecipare ed aprire il piu’ possibile la testa frequentando workshop, ad esempio, esplorando altri siti della materia che ci interessa, creare un network di relazioni utili e istruttive su quello che vogliamo arrivare ad essere. Incontrare altri designer e’ sempre una cosa buona. Poi, le merendine e la stanza buia, possono essere utili quando, imparato e capito dagli altri cio’ di cui avevamo bisogno, applicheremo il tutto per un nostro cliente. Ma non si finisce mai di imparare!

2. Pigrizia.

Non siate pigri nel vostro lavoro. Bisogna fare attenzione a quello che si sta facendo, mettere in dubbio le proprie scelte, non smettere mai di imparare. C’e’ sempre qualcuno migliore di noi dal quale possiamo imparare, che possiamo contattare. Internet e’ un immenso oceano e se si vuole -e, sottolineo, se si vuole- sopravvivere bisogna dare il 110%. La concentrazione quando si lavora e’ fondamentale, cosi’ come bisogna evitare troppe pause, troppi rilassamenti. Il tempo e’ denaro!

3. Esperienza.

Oscar Wilde diceva che gli uomini chiamano esperienza i propri errori. Ognuno di noi fa errori continuamente e siccome siamo uomini e non caporali, e’ inevitabile. Pero’ si puo’ evitare di ripeterli. Errare e’ umano, ma perseverare e’ diabolico. Imparare dai propri errori, quindi acquisire esperienza, e’ senz’altro un fatto positivo. Quando si sbaglia, infine, non c’e’ problema. Non e’ importante. E’ piu’ importante rialzarsi alla svelta e non ripetere piu’ quella caduta. Tanto poco piu’ in la’ cadremo di nuovo. E’ piu’ importante fare attenzione a rialzarsi velocemente piuttosto che a non cadere. E non reiterare gli errori.

4. Disegni altrui.

Il disegno di un altro e’ frutto della sua creativita’ e del modo in cui lui guarda il mondo. Non si devono assolutamente copiare. Questo e’ tassativo. Pero’ dagli altri si puo’ trarre ispirazione, imparare, capire, ed e’ per questo che un bel network di amici e’ utile e produttivo. C’è grande differenza ispirazione e copia. Quando si lavora ad un progetto bisogna chiedere al cliente quello che vuole, ascoltarlo con attenzione, cercare ispirazione e creare. Siamo creatori e artisti!

5. Menare il torrone.

Non rimandare a domani cio’ che puoi fare oggi. E’ bello vedere che seppure noi si viva in una societa’ ipertecnologica i vecchi detti siano ancora validi. Concentrazione. Quando si lavora bisogna essere concentrati. Non leggere la posta. Non perdersi sul sito del calcio. Decidere, a priori, i tempi. Lavoro dalle 5 alle 7, poi faccio una pausa. E rispettare la tabella di marcia, il piu’ possibile. Stilare su un bel foglietto di carta il programma e rispettarlo.

6. Problemi di comunicazione.

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Perlopiu’ i problemi fra soggetti derivano da difetti nella comunicazione. Dovete cercare di costruire buoni rapporti con i clienti e con i colleghi designer. Avere cattivi rapporti non puo’ che nuocere. Occorre cercare di cambiare di imparare a relazionarsi al meglio e cercare di avere buoni rapporti con tutti. Un cliente che parla male di noi, perche’ non siamo riusciti a spiegarci o a comunicare come volevamo e’ una bomba ad orologeria che ci fara’ perdere contatti e denaro. Evitare.

7. Timidezza.

Se si e’ dei web designer o graphic designer non bisogna essere timidi. Bisogna saper affrontare amici e soprattutto clienti per riuscire a presentare al meglio le proprie idee e i propri disegni. Questi sono frutto di lavoro e quindi non bisogna essere timidi specialmente quando si parla di denaro. Non c’e’ troppo o troppo poco, c’e’ il giusto prezzo per il nostro lavoro. E’ un’abilità importante, questa, poiche’ da del valore aggiunto ad ogni progetto. Essere timidi, spesso, significa perdere delle opportunità.

8. Ordine.

La vostra postazione di lavoro dev’essere sempre pulita e ordinata. Specialmente il secondo punto e’ importante. Ognuno ha il suo concetto di ordine. Come regola generale c’e’ ordine se trovo quello che sto cercando in pochi secondi. Se per trovare qualcosa si impiega troppo tempo, allora c’e’ disordine. Puo’ essere utile un archivio di disegni, ad esempio su CD o DVD, un bel foglio di calcolo per sapere cosa e’ dove e cosi’ via. Occorre cercare infine di non mescolare cose non attinenti al lavoro nella vostra postazione. Qui lavoro, la’ gioco o mi rilasso, ad esempio.

9. Tempo.

Essere freelance significa poter dedicare il proprio tempo a quello che si vuole quando si vuole. Pero’ questo non deve essere un boomerang. Passare il tempo con gli amici e parenti e’ certo bello, ma bisogna riuscire ad organizzarsi in modo tale da dedicare il tempo giusto ad ogni cosa. Una bella serata fra amici puo’ essere utile per rilassarsi dallo stress dal lavoro, ma non deve diventare un vortice che ci fa perdere tempo. E’ certo piu’ divertente andare al bar e giocare con tutti piuttosto che lavorare. Ma lavorare ci permette di andare al bar. Rifletteteci.

10. Prezzi.

I clienti non sono alla costante ricerca di prezzi piu’ bassi e misere tariffe. I piu’ vogliono ottenere quello che vogliono e pagano per ottenerlo il giusto prezzo. Voi dovete dare un prezzo al vostro tempo, alle vostre capacita’ e al vostro lavoro. Siate giusti. Non bisogna ne’ sovrastimarsi ne’ sottostimarsi, bisogna essere giusti. Fate bene i vostri conti e decidete il prezzo. Quest’ultimo, infine, e va evidenziato con forza, comprende non solo il vostro lavoro, la vostra abilita’, il vostro tempo, ma anche i materiali che usate, l’elettricita’, il computer, la benzina necessaria per portare il progetto al vostro cliente. Tenete conto di tutto. Questo e’ comportarsi bene  con i vostri clienti.

 11. Richiamare.

Quando si invia un preventivo o una proposta, non dobbiamo farci prendere dall’ansia della risposta. Bisogna lasciare un po’ di tempo, quantificabile da ognuno di noi a seconda del cliente, del progetto e dei rapporti che abbiamo instaurato. Dopo qualche giorno, anche una settimana, se e’ il caso, puo’ essere utile richiamare e vedere se e dove la nostra proposta e’ sbagliata o non ha capito i desideri del cliente. Questo puo’ essere utile per ‘riprendersi’ un cliente. Va detto che il prezzo e’ importante, ma non e’ l’unico parametro. Se secondo voi il prezzo e’ giusto, valutate bene se abbassarlo e comunque mai svendersi. Bisogna infine richiamare al momento giusto.

12. Finanze.

La contabilita’ e’ un aspetto importante. Controllare che i vostri soldi prendano una giusta direzione, evitare gli sprechi e cercare di risparmiare laddove si puo’. Il concetto, importantissimo, e’ che non bisogna meramente ‘ridurre’ i costi, ma al contrario, bisogna ‘ottimizzarli’. Le mille lire (euro, ahime’) che spendiamo devono rendere al massimo, non dobbiamo necessariamente spenderne novecento e non avere quello che avevamo prima. Dobbiamo trarre il massimo dalle risorse che investiamo. Esempio stupido: se il computer che vogliamo costa cento euro in piu’ sotto casa, rispetto allo stesso che pero’ dobbiamo andare a prendere lontano, conviene quello sotto casa. Poiche’ perdo tempo, benzina, ancora tempo nella ricerca e cosi’ via. Attenzione alle vostre finanze.

13. Maniaci del lavoro.

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Essere maniaci del lavoro non e’ una cosa buona. Il mondo e’ pieno di stimoli e di cose da imparare. Se vi rinchiudete nella cripta e lavorate solamente, perdete contatto con la realta’ e con tutto quello che il mondo fuori puo’ insegnarvi. Una bella serata fra amici, una pizza in compagnia vi faranno lavorare meglio, all’indomani. Programmate bene il tempo, rispettate le tabelle il piu’ possibile, ma siate anche in grado di mandare tutto a quel paese, per stasera, e prendervi i vostri spazi. Si e’ piu’ produttivi.

14. Il cliente ha sempre ragione, quasi.

Occorre essere disponibile e gentili con i propri clienti e cercare di accontentarli in tutto. Ma fino ad certo punto. C’e’ un limite. Non bisogna svendersi e non bisogna neppure che lui si approfitti della nostra gentilezza. Si sta parlando di affari e non di bonta’ d’animo o di cuore d’oro. Il rapporto deve essere cliente-professionista e non amicizia. Gli affari sono affari. Dire di no puo’ essere molto utile, alle volte.

15. Soddisfazione.

Potreste aver raggiunto l’obiettivo che vi eravate prefissati sul numero di clienti e progetti, ma non  sentirvi ancora soddisfatti. Bisogna sempre puntare in alto, certo, ma siate consci dei vostri limiti e di cosa perdete per seguire il vostro lavoro. Lavorare sempre di piu’ non significa essere piu’ felici, o, se non altro, non e’ l’unico parametro da misurare. Bisogna sempre volere di piu’ ma state attenti a non esagerare e siate soddisfatti di cio’ che avete. Potete comunque sempre migliorare, sappiatelo.

Tocca a te.

Qualcuna di queste cattive abitudini era la vostra? Quale? Ci sono brutte abitudini non prese in considerazione da questo articolo? Quali? Migliorare significa avere le orecchie tese per capire dove e come si sta sbagliando. Questo vale anche per noi. (Aiutateci).


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