CATTIVE COMPAGNIE di Ruth Newman

Cattive compagnie Più che un romanzo, l’ultimo lavoro di Ruth Newman è una corsa a perdifiato, una di quelle corse a rotta di collo che ci portano solo dove vogliono i piedi e le gambe. Un passo frenetico dopo l’altro, lungo una discesa troppo ripida per avere anche solo il tempo di ragionare come si deve.

Un pregio per un libro che deve trascinare il lettore, di pagina in pagina, ma anche un’arma a doppio taglio nelle mani sbagliate.

Ecco, l’impressione che rimane addosso a lettura ultimata, devo essere sincero, è proprio questa.

Ruth Newman, non lo scopro di certo io, è una che sa scrivere (e bene, anche) e, soprattutto, è un’autrice che conosce la maniera migliore per prendere in giro chi legge. Per fargli imboccare il sentiero errato e per farglielo seguire fino a quando l’angoscia non entra in scena. E’ anche una di quelle scrittrici, però, che non ha mezze misure e che, questa volta, sembra fare di tutto per eccedere con i personaggi, l’azione e i colpi di scena. Il risultato? Uno solo: prendersi il rischio di rovinare il “gingillo” geniale che, “americanate” a parte, ha saputo costruire e metterci in mano.

Cattive compagine, comunque, resta un romanzo che merita di essere letto, ma avendo ben presente la “regola” con cui la Newman decide di accompagnarci sin dalla copertina: niente è come sembra, neppure la morte.

Il romanzo in sintesi

Londra. Quella che Kate tiene stasera fra le mani sembra una banale foto delle vacanze, l’ennesimo ritratto degli amici che l’hanno invitata a cena. Ma sullo sfondo, dietro le colonne ricoperte di gelsomino del ristorante… proprio lui, Charlie. Kate non ha dubbi, quello è suo marito. Gli stessi capelli neri, gli occhi azzurri. Eppure questo non è assolutamente possibile. Perché Charlie è morto durante una vacanza in Sicilia, esattamente un anno fa.

Kate è sconvolta, ma nessuno le crede, nemmeno Luke, il migliore amico di Charlie. Tutti continuano a ripeterle che deve togliersi dalla testa questa ossessione per il marito scomparso e rifarsi una vita. Per loro l’uomo della foto è un perfetto sconosciuto. Ma Kate è sicura: si tratta di Charlie. E se c’è anche solo una tenue speranza che lui possa essere ancora vivo, lei deve ritrovarlo. Ecco perché si butta a capofitto in un’indagine privata contro tutto e tutti.

Un’indagine che la porta a Miami e poi in Sicilia. Giorno dopo giorno, indizio dopo indizio, le discrepanze nella scomparsa del marito diventano sempre più numerose e molto, troppo sospette. Forse Charlie è stato ucciso? E il suo matrimonio era davvero perfetto come lei lo ricorda? Ma soprattutto, Kate può fidarsi davvero degli amici di Charlie, quelli che le sono stati vicini durante tutto questo tempo?

Un thriller psicologico pieno di torbidi segreti e doppi giochi, dove nessuno è quello che sembra, nemmeno l’amico di una vita che credi di conoscere alla perfezione.