Questa rubrica ha un suo perché. E anche questo post di premessa ha la sua ragion d’essere. Quando vi sentirete pizzicati dal sarcasmo e dall’ironia pungente con cui condirò i miei post, vi consiglio di rileggere la pagina che mi accingo a scrivere perché non sarò sempre pronta a giustificare i miei pensieri.Quando ho aperto il blog, la spinta emotiva è stata la ricerca di condivisione. Condividere un punto di vista, una passione sfrenata, un’opinione sull’ultima tendenza.Aggiungete la disponibilità di una connessione internet costante in ufficio, la voglia di ammazzare ore alcune volte interminabili e la mia passione per i tastini neri del pc e per il suono che alcuni di essi emettono. In sostanza, sono una che scrive. Ovunque e comunque.Ho iniziato con esporre pensieri su stili alcune volte inaccessibili, vuoi per rotondità celate vuoi per scarni budget , ho proseguito mostrato spezzoni di me, del mio armadio (sapientemente sistemato per l’occasione), della mia vita poco sottile. E mi è piaciuto un casino. Insomma a chi non piace ricevere complimenti gratuiti, sviolinate continue e abbracci e baci.Poi un giorno mi sono detta, e l’ho fatto passandomi una mano sulla coscienza, ma è possibile che le azzecco tutte? Che nessuno abbia il coraggio di dirmi che sembro un panzerotto ripieno con quel vestito di Zara, con quei pantaloni alla caviglia e, che con quella faccia sempre contrita dovrei invece evitare di proporre uno stile da seguire?Quando parlo di coscienza alludo al fatto che tutti i miei commenti sono stati sinceri.In alcuni casi ho preferito non commentare visto la palese discordanza degli stili proposti con il mio gusto personale. Anche perché mi è capitato di dire la mia su qualche accostamento e sentirmi rispondere con toni poco graditi.Poi, sempre in un momento di estrema lucidità, mi sono esaminata. Vago su i blog alla ricerca di spunti. Mi incanto a guardare le immagini patinate di alcune tizie che veramente le azzeccano tutte e prendo appunti su notes immaginari che puntualmente perdo al momento di fare acquisti e di spendere soldi che di immaginario hanno ben poco.Però, come dice la mia saggia mamma bacchettona, se ne vedono certe.Quindi voglio svelarvi anche la mia anima CATTIVA.
P.S. Sono tornata. Definitivamente.
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