Uno squalo di circa 500 chilogrammi è stato catturato a San Vito lo Capo, nel golfo della tonnara del Secco.
Il pescecane è finito tra le reti del pescatore Simone Lucido, calate per le aragoste e i dentici, a quasi ottanta metri di profondità. Una cattura ormai rara nel Mediterraneo, una volta ricco di squali.
«Però niente paura - rassicura Ninni Ravazza, a lungo sommozzatore nelle tonnare siciliane - si tratta di un pescecane non pericoloso per l'uomo, secondo me si tratta di uno squalo Manzo (Heptranchias perlo), ma per i pescatori sarebbe un pesce vacca (Hexancus griseus), certo incontrarlo sott'acqua può incutere terrore, ma va inserito fra i selaci innocui».
Il pescatore è rimasto sorpreso quando tirando con grande difficoltà la rete «sinale» tutta aggrovigliata ha visto che si trattava di un grande pescecane.
«Non ha valore commerciale - raccontava ai tanti curiosi accordi in banchina - e se fosse stato vivo lo avrei certamente liberato, a costo di tagliare tutta la mia rete». Della cattura sono stati avvertiti la Capitaneria di porto e il comandante della stazione di San Vito, capo Tommaso Rallo, che si è attivato per verificare che non si trattasse di un pesce pericoloso per l'uomo.