Classico drammone anni 30. Ufficiale di cavalleria si innamora, ricambiato, di Speranza figlia maggiore di un nobiluomo di Torino. I due non riescono a coronare il loro sogno d’amore perché la giovane è costretta a sposare un ricco uomo che con le sue finanze può salvare l’azienda di famiglia dal fallimento. Chiaramente il lieto fine non esiste perciò mano ai fazzoletti.
Amedeo Nazzari, giovanissimo e sempre attraente, regge da solo tutta la baracca e dimostra ancora una volta come un bell’aspetto esteriore possa coniugarsi con un’ottima recitazione.
Il film è vetusto e si nota da ogni punto di vista, dal montaggio alla Griffith (dissolvenze in entrata e in uscita, primi piani, forte espressività dei volti figlia di un passaggio recente dal muto al sonoro) al trucco, al linguaggio. Per estimatori.
VOTO 6,5