La conferenza si apre con la domanda del giornalista Raffaele Auriemma che chiede a Cavani :: "E' vero che cambi squadra e procuratori?" La risposta dell'attaccante azzurro ha provocato l'ovazione di tutti i presenti in sala: "E' troppo facile rispondere a questa domanda. Non è niente vero di quello che si dice, sono solo stupidaggini"
"Con l'Uruguay sono arrivato quarto al Mondiale, ho provato emozioni fortissime, con il Napoli non so dove posso arrivare. So per certo che faremo di tutto per salire più in alto possibile, perchè quello che provo per questa maglia e quello che questi tifosi mi regalano è qualcosa di eccezionale, credo che se un giorno dovessi andare a giocare in un altro posto mai potrei sentire cose del genere"
"Non mi entusiasmava inizialmente l'idea di scrivere un libro. Non sono nessuno per parlare della Bibbia, non sono un prete o un pastore, io faccio semplicemente il calciatore e parlando con la Mondadori con calma, siamo arrivati all'accordo di raccontare la mia vita. Ho raccontato la mia vita, le cose giuste o sbagliate che mi ha riservato il signore. Segreto? Se sono arrivato a questi livelli è per le mie doti fisiche, ma io ci ho messo tutto l'amore possibile, anche per la mia famiglia. Questo libro, però, non è un manuale per diventare calciatore o altro, perchè un giorno il calcio finirà per me. Quello a cui tengo è lasciare un segno a Napoli e in nazionale".
"A Napoli ho trovato la serenità, è fantastico giocare con questa maglia. In questo finale di campionato daremo il massimo, ma sappiamo che non c'è niente di facile nella vita. Difenderemo questa maglia fino alla morte".
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