Ricordo bene che la vedevo spesso preparare la pasta fresca in casa, guardavo le sue mani muoversi sapientemente, impastare energicamente tutto e trasformarlo poi in un fantastico piatto per il pranzo della domenica! Mi sembrava una maga, mi pareva impossibile che un uovo, poca farina e un pizzico di sale potessero diventare quella delizia di impasto che io adoravo anche crudo!
E ovviamente la mia mammotta ai miei occhi era una specie di wonder-mamma, e a quel paese se non giocava con me, mica tutti ce l'avevano una mamma che faceva magie come la mia!
Crescendo e' diventato automatico affiancarla in questa attivita' imparando cosi' a fare gnocchi, tagliatelle, pisarei, garganelli e molto altro!
Quindi per me la pasta fatta in casa ha un valore emozionale grandissimo, e' una dimostrazione di amore verso chi assaggera' quel piatto in cui abbiamo messo tempo, cura e attenzioni....I cavatelli non sono un formato di pasta tipico della mia zona, ma potevo non provare a farli?Mi sono messa a guardare video su come si formano e mi sono impegnata moltissimo.... il risultato mi ha molto soddisfatta!Ecco come li ho fatti io
Cavatelli
Ingredienti per circa 500 gr di pasta:200 gr di semola rimacinata di grano duro del Molino Chiavazza150 gr di farina 00200 gr di acqua1 cucchiaino raso di sale
Io ho impastato nel Ken col gancio. Ottenuta una bella palla liscia e uniforme l'ho avvolta in un canovaccio di cotone leggermente infarinato e l'ho lasciata riposare almeno mezz'ora.
Trascorso il riposo, per formare i cavatelli ho staccato dei pezzi di pasta, arrotolata con le mani sulla spianatoia per formare dei serpentelli abbastanza sottili, diciamo meno di un centimetro di diametro. Ho tagliato quindi i serpentelli a pezzi di circa 3 cm di lunghezza e quindi dato la forma ai cavatelli.
I cavatelli si possono fare a 2, 3 o 4 dita a seconda della lunghezza che preferiamo, io li ho fatti a 3 dita perche' mi piaceva cosi', ma la cosa e' soggettiva!
Ho fatto delle foto mentre li formavo, cosi' magari si capisce meglio di come possa spiegarlo.
Si appoggiano le dita sul cilindro di pasta, le si affondano dentro l'impasto e intanto si fa indietreggiare la mano continuando ad aumentare la pressione delle dita, finche' l'impasto si arrotolera' sulle dita formando l'incavo caratteristico dei cavatelli.
Si appoggiano quindi i cavatelli su un vassoio infarinato e si lasciano asciugare al fresco.
Che dite...sono venuti bene?
Un abbraccio e buona giornata
Paola