Cave canem

Garibalda è un cane intelligente, molto intelligente. Nel senso che capisce proprio tutto e sa un sacco di cose: quando sei triste viene a farti le coccole, ti aspetta di guardia sul balcone tipo piccola vedetta pelosa sabauda, se dici en passant "stasera cucino il pesce" inizia a sbavare e a scodazzare di gioia, se vuole una dose in più di crocantini punta decisa lo scaffale dello sgabuzzino, se la cuoca (cioè io) si è attardata sui libri o al pc e la cena non è pronta all'ora consueta viene a chiamarti e ti conduce in cucina, al dovere. Naturalmente, comprende benissimo quando si è in partenza: quando il Benza ancora faceva avant-e-ndrè per la pianura padana un paio di volte al mese, doveva aspettare l'ultimo minuto a fare i  bagagli altrimenti la cana cominciava ad agitarsi fin dalle sei del mattino. Il fatto è che una volta mi ha vista preparare l'occorrente per tornare in visita dai miei ed uscire di casa con il trolley... ed è stato un dramma: orecchie basse, occhio liquido e coda tra le gambe, mi ha attesa mugolante e sdraiata in corridoio per due giorni, mangiando solo sotto la ripetuta di minaccia di portarla al canile/dal dottore/a fare il bagnetto. Quindi ora mi trovo nella situazione di dover preparare le mie cose senza farmi vedere dalla belva: controllo che lei sia in un'altra stanza, tiro fuori un po' di vestiti e li metto sul letto, poi faccio finta di sistemarne altri nei cassetti, nascondo il borsone dietro la porta, inframmezzo una qualunque faccenda domestica come far partire la lavatrice, la distraggo con un biscotto... insomma, chi mi vedesse ora aggirarmi per casa con fare circospetto e cercando di non attirare l'attenzione, potrebbe pensare che io stia seguendo una specie di addestramento da marine, che mi stia preparando per un test attitudinale del Sisde, che sia un agente segreto della CIA. Invece no, sto solo cercando di non ferire i sentimenti del cane.