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Cavezza, Scavezzacollo, Engage; Lettori; Conchiglie

Creato il 12 novembre 2015 da Chinalski

Parole a confronto

Cavézza
Latino capitium ‘estremità’, derivato di caput -pitis ‘capo, testa’.
Anche, meno comune, capézza.
Sostantivo femminile.
1. Fune che serve a tener legato per il capo il cavallo o altra bestia, per lo più alla mangiatoia.
Tenere a cavezza una persona: (figurato) tenerla a freno, in rigida soggezione.
Levare la cavezza a qualcuno: (figurato) liberarlo dalla soggezione, farlo libero di sé.
Rompere o strappare la cavezza: (figurato) darsi a vita sfrenata.
2. (antico) Fune per impiccare, capestro.
Mettere la cavezza alla gola a qualcuno: comportarsi con lui da strozzino, similmente alla più comune espressione ‘prendere per il collo’.
3. Furfante, briccone, come epiteto ingiurioso; furbo matricolato; giovane sfrenato; da una ellissi della locuzione degno di cavezza, degno della forca.

Scavezzacòllo
Composto di scavezzare ‘liberare dalla cavezza’ e collo.
Sostantivo maschile e femminile (plurale invarile oppure scavezzacolli).
1. (non comune) Discesa ripida e pericolosa.
(estensione) Ruzzolone, caduta precipitosa.
Come locuzione avverbiale a scavezzacollo: precipitosamente, con il rischio di rompersi il collo: venire giù a scavezzacollo per una discesa.
2. (figurato) Persona giovane e scapestrata, che conduce una vita libera e sregolata, oggi per lo più in tono scherzoso: è stato sempre uno scavezzacollo; si è innamorato di quella scavezzacollo.

Una (parola) giapponese a Roma

Engagé [enga’Ze]
Voce francese, in quest’accezione derivato di s’engager ‘impegnarsi’.
Aggettivo invariabile.
Persona impegnata politicamente o socialmente: artista, scrittore engagé.

I lettori ci scrivono

Un lettore di cui abbiamo perso il nome ci chiedeva nell’anno del Signore 2009 se si poteva dire "verzura". speriamo che sia ancora iscritto alla Parolata per potere leggere la risposta.

Verzura
Rifacimento di verde, secondo verza.
Sostantivo femminile.
(antico o letterario) Verdura, soprattutto come complesso di piante verdi: cadde arrovesciato alla verzure (Pulci); Il mover de le frondi e di verzure (Ariosto); a sinistra si scorgeva finalmente un po’ di verzura, dei canneti e financo un aranceto (Tomasi di Lampedusa).
Teatro di verzura: tipo di teatro all’aperto, lo stesso che teatro di verdura.

Teatro di verdura: teatri all’aperto che si trovava, specialmente nel secolo XVIII, nei giardini di grandi ville, in cui gli elementi costitutivi del palcoscenico erano formati da vegetazione arborea.

Quindi verzura si può dire se si vuole fare i simpatici, ma si tratta di una parola non di uso comune nell’italiano corrente.

Per un pugno di conchiglie

Quarantaquattresimo libro, quarto indizio

E, cambia molto, l’abbiamo detto, ma forse non come ve l’aspettavate. Ottiene dei soldi, non tanti ma abbastanza, torna nella civiltà con i suoi nuovi amici. Però ci mette poco per spendere tutto ciò che aveva ottenuto, e diventa un mendicante. Una brutta fine. E dire che era stato grazie a lui che gli altri protagonisti si erano salvati e, loro sì, si erano arricchiti.


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