Cavoletti di Bruxelles

Creato il 27 ottobre 2011 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Con questo titolo la bravissima e molto spiritosa Geppi Cucciari nel suo preserale quotidiano Gday, allude alla lettera di Berlusconi che “contiene tutto ciò che l’ Italia vuole fare, e l’Europa riderà come ha già fatto in passato, c’è da dire che la chiedevano da mesi, non era meglio scrivere direttamente a Babbo Natale”?

Geppi è straordinaria nel dialogo immediato ha la battuta prontissima, spesso sferzante e sarcastica, non poteva farsi sfuggire l’occasione di mettere il dito nella piaga italiana che tiene alta la nostra attenzione riguardo l’impegno preso dal governo per una serie di misure molto pesanti che ci consentiranno di adempiere alle richieste europee.

Anche il domandone ruota attorno allo scottante tema di attualità: Berslusconi ha portato la lettera a Bruxelles dove spiega come usciremo dalla crisi, secondo lei ha usato toni forti e inchiostro simpatico? – La risposta degli intervistati, resa nota al termine  della puntata segna  un 98% a favore della seconda opzione! Quindi gli italiani confermano che non ci sono dati certi per uscire dalla crisi.

La lettera di Berlusconi contenente le nuove misure a sostegno della crescita e necessarie al superamento della crisi può essere esaminata da molti punti di vista e in effetti: “la lettera di “Bossi e Berlusconi” è nota a tutti soprattutto in quel punto in cui è scritto della moria delle vacche e Sarkozy non si è sentito di rispondere personalmente e ha affidato alla moglie la risposta”.  A questo punto parte un filmato con la bella Carla che canta “Carissimo Pinocchio”…”Comunque, Pinocchio di Collodi finiva bene, da burattino di legno diventava bambino vero, mentre noi riusciamo ad avere sempre dei burattini in carne e ossa con la testa di legno”!

Dal sorriso alla realtà informativa del Tg di La7: innalzamento dell’età pensionabile nel 2026 e si può licenziare per crisi. I contenuti confermano le prese di posizioni di questo Governo e cioè la volontà di agire sui lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, senza intervenire sui patrimoni e/o i lavoratori autonomi. Le pensioni di anzianità, come voleva Bossi, non sono state toccate, per quelle di vecchiaia dal 2026 si dovrà aspettare di raggiungere quota 67 anni. Il clima politico è teso, molto teso.  L’Italia sotto esame. Berlusconi  si gioca il suo governo e la credibilità. A Montecitorio il caos, scatena la rissa. Draghi esorta a far si che le decisioni prese non siano solo scritte. Tremonti e Berlusconi, mai come ora così distanti.

In conclusione, tutti impegni ufficiali, ma senza nulla di tangibile ovviamente per ora, perchè considerando la fragilità dell’Escutivo e della Maggioranza di questi tempi (anche ieri andata sotto sia alla Camera che al Senato), è difficile andare oltre a dei proponimenti formali per il prossimo futuro. Le promesse di Berlusconi dopo le risatine europee,  saranno scolpite nella pietra, noi incrociamo le dita e speriamo che l’Ue faccia altrettanto!


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