Un “lupo” tradito dal cellulare, o forse in questo caso si potrebbe persino scrivere, “la serpe in seno”. Accade che sul telefonino di un quattordicenne arrivino strani sms e d i genitori si insospettiscano. Sms pesanti, a chiara matrice sessuale. Tutto accade più o meno 10 giorni fa, la vittima ha 14 anni e risiede a Cavriglia. Il mittente degli sms risulta essere sempre lo stesso un giovane equadoregno che la famiglia ospita in casa da qualche mese, il “lupo” ha 30 anni circa. I genitori capiscono immediatamente che il trentenne avrebbe abusato del ragazzo più volte nel tempo. La coppia, spaventata, denuncia immediatamente la cosa.
I Carabinieri osservano e pedinano il giovane ecuadoregno, dalla cronaca della Nazione si evince che i carabinieri hanno infatti individuato l’ecuadoregno nei locali della parrocchia del Giglio, lo hanno perquisito, e lo hanno trovato in possesso di alcuni elementi che hanno poi confermato le ipotesi investigative. Il giovane “lupo” lavorava presso una casa di cura a Montevarchi, ora invece si trova ristretto nel carcere di Solliciano.