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Cazzarola ragazzi, qua si fa sul serio. Foto delle postazioni dei camion bar in esilio lontani dall'area archeologica

Creato il 27 giugno 2015 da Romafaschifo
Cazzarola ragazzi, qua si fa sul serio. Foto delle postazioni dei camion bar in esilio lontani dall'area archeologica
Cazzarola ragazzi, qua si fa sul serio. Foto delle postazioni dei camion bar in esilio lontani dall'area archeologica
Cazzarola ragazzi, qua si fa sul serio. Foto delle postazioni dei camion bar in esilio lontani dall'area archeologica
Cazzarola ragazzi, qua si fa sul serio. Foto delle postazioni dei camion bar in esilio lontani dall'area archeologica
Cazzarola ragazzi, qua si fa sul serio. Foto delle postazioni dei camion bar in esilio lontani dall'area archeologica
Cazzarola ragazzi, qua si fa sul serio. Foto delle postazioni dei camion bar in esilio lontani dall'area archeologicaEhggià, quel "CB" vuol dire proprio quello che pensate voi: Camion Bar. Eccoli gli stalli destinati agli orrendi furgonetti color sabbia che fino al 10 luglio umilieranno Colosseo, Palatino e Arco di Costantino e che dopo il 10 luglio finalmente saranno sbattuti nel pressoché deserto Lungotevere Testaccio. Un modo come un altro per fargli capire (non potendo sospendergli o revocargli la licenza senza incappare nello stupido TAR) che non c'è più trippa per gatti, che non è più il tempo di fare quel mestiere, che l'aria è cambiata. 
Non è solo una volontà, non è solo un atto (riportato chiaro e tondo sulla segnaletica verticale), no: c'è proprio l'evidenza fisica in città. Concreta. Disegnati gli stalli che accoglieranno i camioncini.

Lo hanno sempre detto, questi "insolenti" (parole dell'Assessore Pucci) imprenditori: se toccano noi casca il governo. Ed infatti c'è il serio rischio che l'amministrazione Marino neppure riesca a vedere questa grossa svolta (grossa svolta che, come spiegato qui, deve essere solo il primo passo di un processo di riforma ampio) e che caschi prima.

Ma ora, visto come stanno andando le cose, è chiaro il motivo per cui c'è questa volontà diffusa e inspiegabile di far saltare il sindaco e la sua giunta. E' l'unico sindaco che ha tentato (non che ci sia riuscito a pieno, intendiamoci: ma ha fatto un bel tentativo) di rompere le palle a Caltagirone, l'unico ad averle rotte a Cerroni, il sindaco che mette manager veri nelle municipalizzate sottraendole alla logica spartitoria dei capibastone che poi consente ai partiti di utilizzarle come bancomat di denari e consenso, il sindaco che toglie la Manovra d'Aula, che organizza un nuovo sistema sugli appalti che impedisce alla base le truffe, un sindaco che ha osato sfidare la mafia a Ostia, che vuole vendere il patrimonio immobiliare che per decenni il Comune ha regalato o affittato a 7 euro al mese, che ha fatto bandi di gara veri con decine di aziende partecipanti, non con le solite quattro tutte e quattro vittoriose. Il sindaco che dopo 30 anni di chiacchiere inutili da parte di sette o otto sindaci ha sistemato Via del Babuino, ha pedonalizzato i Fori Imperiali e ha tolto i camion bar dal Colosseo. 

E con ogni probabilità, se non lo faranno cadere, sistemerà magari anche il mondo delle bancarelle o, chissà, quello dei cartelloni (anche qui, dopo vent'anni di parole, si è approvato il Piano Regolatore). Insomma questo sindaco sta toccando tutti i bacini economici che hanno alimentato per lustri la presa criminale del PD sulla città. Un partito furfantesco la cui ragion d'essere stessa, sulla scena romana, è la corruzione, la collateralità con le mafie, la lotta al merito (e Marino osa nominare il capo dell'Auditorium facendo una call internazionale e scegliendo un competente e sconosciuto spagnolo, mica come ai tempi d'oro in cui il boss da quelle parti era Bettini in persona), la resistenza conservatrice verso qualsiasi tipo di cambiamento, la ricerca della mazzetta piccola e grande, l'allergia a qualsiasi buona pratica applicata con successo nelle altre città occidentali.

E' ciò che scriviamo sul PD non da ora, non da Mafia Capitale, ma da ben prima. Abbiamo scritto le stesse cose lo scorso luglio, le abbiamo riscritte lo scorso ottobre e poi lo scorso novembre. Al punto che ad un certo punto tutti i consiglieri comunali PD si organizzarono per querelarci. Dopo qualche mese la metà di loro era in galera o ai domiciliari. Altri sono scappati, altri si sono dimessi (l'ultimo ieri) non solo dal PD, ma proprio dal Consiglio Comunale...

Questo sindaco incontrollabile e matto va tolto di mezzo il prima possibile. Un sindaco eletto con percentuali plebiscitarie che viene destituito da un governo che, invece, nessuno ha eletto e che ha percentuali di gradimento basse tanto quanto il sindaco. Un sindaco non indagato e anzi minacciato dalla criminalità che viene attaccato tutti i giorni dall'esecutivo, negli stessi giorni in cui l'esecutivo salva il sottosegretario Castiglione, quello sì indagato. Perché, come disse Buzzi, "se si parla del Cara di Mineo crolla il governo". E probabilmente anche se Marino rimane al Campidoglio crolla il governo oppure, meglio, crolla il PD: costretto a fare quello che non è evidentemente pronto a fare, ovvero a divenire un partito social democratico di stampo occidentale. Più comodo rimandare questo momento e rimanere ancora un po' nel suk: evidentemente i democrats ritengono erroneamente che ci sia ancora sangue da succhiare in questa città invece completamente esangue ed esanime.

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