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Cazzofaccio Parigi

Da Lazitellaacida
Invecchiare non è bello per nessuno tranne che per Massimo Ciavarro. Questa cosa che tra due settimane (dio mio DUE SETTIMANE) faccio 30 anni un po' mi spaventa, mi fa pensare, mi angoscia, mi terrorizza. Per parlare francamente non è la paura di invecchiare che mi crea il nodo allo stomaco, poiché credo di aver accettato lo scorrere del tempo con una normale rassegnazione.
Però 30 anni sono sempre 30 anni, siamo ad un terzo della mia vita e dovrei sentirmi come se avessi seminato già parecchio. Invece la sensazione è quella di sentirsi sfuggire le cose di mano, di aver accettato con pacata rassegnazione tutte le cose spiacevoli che una volta pensavo di non poter accettare. Eppure diventare adulti significa mangiare la verdura anche a pranzo, guardare il telegiornale e saper mandare giù i bocconi amari.
Nei compleanni con le cifre tonde ci si trova sempre a fare bilanci e quindi il mio lo sto facendo già da inizio anno, pensando a come confrontare COSTI e RICAVI per ottenere qualcosa di buono. Quando una donna giudica a voce alta la sua vita si deve sempre sentire in dovere di ringraziare il cielo e la Madonna per avere un compagno o un fidanzato quando di fatto non dico che essere amati dovrebbe essere un diritto inalienabile di tutti, quanto piuttosto una condizione che poco o nulla centra con la soddisfazione globale di un essere umano. Sembra che non possa permettermi di essere scontenta perché “almeno hai il fidanzato”. Ma certo, ho il fidanzato e dio solo sa quanto lo amo, quanto è bello passare ogni giorno con lui e avere la possibilità pure di litigarci (e di fargli portare giù l'immondizia). Ma la soddisfazione personale è altro: è fatta di mille piccole cose, è fatta di salute, di soldi, di tranquillità e di soddisfazione. E' fatta di genitori che stanno bene (che camminano almeno) è fatta di soldi che non dovrebbero mancare (non è il mio caso, non sono ricca ma sono pagata regolarmente e so che è una rarità), è fatta di soddisfazione quando torni a casa la sera e prima di addormentarti. La sensazione di fare qualcosa di buono per te, per gli altri e per la tua carriera ovunque questa sia rimasta. E forse è proprio questo che mi manca di più.
Ad ogni modo, per dare una sferzata a questo 2013 di COCENTI DELUSIONI e di INABISSAMENTI EMOTIVI, ho deciso di andare a Parigi a trascorrere il compleanno. Come disse qualcun altro Paris is always a good idea e infatti sono agitata come una bimba alla vigilia di Natale che non riesce ad addormentarsi. Ho rispolverato la Lonely Planet del 2009 anche se su quel libro tutto sembra che valga la pena di visitare tutto e io non riesco a fare la scala di priorità. Ho 4 giorni, di cui uno da trascorrere (per la maggior parte) a Versailles (Marie Antoinette, spostati). Vorrei pianificare un itinerario (sì, sono della Vergine, è il mio lavoro pianificare) per evitare di perdere tempo, evitare di perdermi a passeggiare perché voglio vedere cose, voglio vedere gente, voglio comprare oggetti, voglio sentirmi francese. Ho già raccolto diversi suggerimenti da Twitter e via mail ma non è finita, ne voglio ancora. I miei imprescindibili saranno: _Montmartre _Saint-Germain-des-Prés _Torre _Marais _Goyard di Place Vendome (qualcuno mi sa dire se si trovano articoli acquistabili ai mortali? Un portafoglio per esempio?) _Bateaux Mouches Inoltre Nené Cherie mi ha già dato qualche dritta su cosa fare tipo: _Giro al mercato di Clignancourt (consigliato anche dai miei colleghi) _Caffè al Café des Flores _Oberkampf e Menilmontan _Per uscire zona Bastille. Saranno graditi tutti i suggerimenti su NEGOZI per shopping, prodotti BEAUTY introvabili in Italia, piccoli ristoranti BISTROT dove suggerire al mio ragazzo di prenotare la cena del mio compleanno, nominativi di HOTEL PER POVERI o riferimenti di case su airbnb e simili che non costino una sassata, consigli da chi ci ha fatto l'ERASMUS, o ci ha lavorato o ci ha vissuto su cose da fare/vedere/baciare/lettera o testamento.
Grazie! Cazzofaccio Parigi

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