E’ stato firmato nei giorni scorsi a Cagliari dall’Unione CNA Alimentare, dai sindacati dei lavoratori dipendenti FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL e dalle confederazioni artigiane Casartigiani, Confartigianato Imprese e CLAAI un accordo integrativo al Contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area alimentazione panificazione. Il documento prevede tra l’altro che venga esteso il termine di lavoro per i dipendenti a tempo determinato da 6 a 8 mesi, come già accadeva nel settore industriale. Un’esigenza sorta per riadattare i tempi di lavoro a quelli della stagionalità delle produzioni.
«Sempre più spesso – dichiara Michele Peano, presidente CNA Alimentare Sardegna – le imprese artigiane, soprattutto quelle del settore alimentare, subiscono i tempi di produzione imposti dal mercato e dall’approvvigionamento di materie prime legate ai cicli climatici. Mentre in passato si era portati a consumare una certa tipologia di alimento solo in determinati periodi dell’anno, oggi per ragioni legate alla globalizzazione dei mercati e per andare incontro alle esigenze della vita moderna, certi cibi sono richiesti tutto l’anno o per un periodo piuttosto lungo. Questo – aggiunge Peano – porta le imprese ad avere una stagionalità produttiva maggiore. L’accordo contrattuale recentemente firmato, che si applicherà in tutte le imprese della trasformazione artigianale alimentare e della panificazione, ha dunque lo scopo di rendere più elastici i contratti di lavoro e permettere alle aziende una maggiore dinamicità nella produzione».
Le imprese artigiane del settore alimentare in Sardegna sono oltre 1500, più del 75% delle imprese totali della trasformazione alimentare. Il settore sta tenendo nonostante la crisi e conta oggi oltre 6000 addetti, tra lavoratori dipendenti, titolari e collaboratori familiari. Questo contratto contribuirà fortemente a scoraggiare il lavoro nero, ma soprattutto a migliorare le condizioni di competitività e produttività delle aziende nel tentativo di rafforzare il sistema produttivo, l’occupazione e le retribuzioni. Nello specifico, ad esempio l’accordo sarà immediatamente utilizzato dai torronifici. La produzione di torrone, infatti, diffusa ormai in tutta la Sardegna, ma presente in special misura in Barbagia, mostra un indice di stagionalità molto elevato legato a un consumo del prodotto dalla primavera sino a Natale. Dunque anche le venti imprese del settore – che contano oltre 150 lavoratori dipendenti molti dei quali stagionali – potranno usufruire da subito dei benefici derivanti dall’accordo.
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