E’ la seconda volta in poche ore che cito Matteo Renzi, il rottamatore per eccellenza, ma non posso farne a meno, dopo aver letto la sua Enews:
Dal lancio della nostra iniziativa abbiamo assistito a una frenetica danza di nuovi appuntamenti. Due settimane prima si riunisce un gruppo di trenta-quarantenni del partito a L’Aquila. La settimana prima si riuniscono gli amici di Pippo Civati e Debora Serracchiani insieme a Rosy Bindi a Bologna. E – del tutto casualmente, si capisce: sono cose che possono succedere – gli stessi giorni dell’iniziativa fiorentina il segretario Pierluigi Bersani ha convocato i giovani amministratori a Napoli. Del resto era già accaduto qualcosa di simile lo scorso anno, quindi, come dire, ci siamo abituati.
Penso che in questo momento della vita del Paese il tema non sia quello di contare quanti incontri vengono organizzati o di immaginare una controprogrammazione mediatica rispetto all’evento che fa paura.
Ce l’hanno tutti con lui, caspita. Ce l’hanno tutti con lui perché il suo evento fa paura, caspita. Da notare, poi, che Renzi cita Rosy Bindi, quasi a voler accostare (gli amici di) Civati e Serracchiani alla polemica sullo Statuto nata tra loro due qualche settimana fa. Insomma, Civati e Serracchiani, insieme alla Bindi, ma non la volevate rottamare?, sembra questo il messaggio. A mio parere, il messaggio di chi non ha capito che si farà a Bologna e che si è fatto a Firenze l’anno scorso.
Penso anche io che in questo momento della vita del Paese il tema non sia quello di contare quanti incontri vengono organizzati, salvo averlo fatto una riga prima.