E’ arrivato il gran giorno di Italia-Germania. Non è una semifinale, è la semifinale. I nostri padri (e i nostri nonni) si ricordano di quella famosa partita di Messico 70 da cui sono stati tratti libri, film, documentari e ricettari su come cuocere i wurstel per via anale. A noi italiani baffineri-mandolino-semprefarecasino con i crucchi-mangiapatate ci ha sempre detto bene. Nel 1970, nel 1982, nel 2006 e lo scorso anno, quando chi scrive battè un tedesco al torneo di briscola in quattro ‘Gianni Fabbri’ di Pinarella di Cervia.
La Germania, dopo le scoppole prese, vola basso. Lo si vede dai titoli dei quotidiani tedeschi. Bild: “Vi rompiamo il culo”; Zeit: “Fate schifo”; Frankfurter Allegmeine: “Prandelli culone inchiavabile”. La Nazionale italiana non si scompone e dal canto suo non sta lì a ricordare il passato. Daniele De Rossi in conferenza stampa ha detto che nonostante l’infortunio vuole esserci: “Io di solito non salto nemmeno Roma-Triestina di Coppa Italia alla Playstation contro mia figlia di 4 anni. Se serve, guido il pullman, pulisco gli spogliatoi e dò ripetzioni di italiano a Cassano”. Anche Balotelli, che ieri sera ha avuto una relazione di 34 minuti con le veline di ‘Striscia la Solidarnosc’, ha voluto dire la sua ui tedeschi: “Conosco la Germania, so cosa sono i lager: una volta ne ho mangiato uno. E comunque il pubblico di Dusseldorf mi fa sempre più schifo”.
La formazione dell’Italia dovrebbe prevedere il rientro di Chiellini in difesa, mentre dietro le punte dovrebbe giocare di nuovo titolare Montolivo. Per lui sarà un derby, visto che ha la madre tedesca: “Io però gioco per l’Italia e lo faccio nel migliore dei modi e penso di averlo dimostrato ai rigori contro l’Inghilterra. Non è vero che tifo Germania, ich bin ein italianen, seig heil!”.
Alessandro Oliva
@aleoliva_84