Ok, non è mai stata forte l’Eire, ma io lo ricordo ancora il gol di Houghton a Usa ’94. E ricordo pure che le isole Far Oer stavano strappando un meritatissimo pareggio contro gli azzurri. Quando c’è l’Italia di mezzo non esistono più squadre materasso. Anche perché il rischio è di risvegliarsi molto male.
Detto questo, prima l’Irlanda bisogna batterla ed è giusto che loro si battano. Non vorrei che qualcuno stia già preparando gli elogi al Trap in caso di non-vittoria dell’Italia. Giuanìn da Cusano Milanino è un grande ma non ha bisogno della finta piaggeria di chi cerca sempre scuse. Una volta è il caldo, un’altra il biscotto, poi Balotelli con l’unghia incarnita, Giaccherini senza più nafta agricola, Buffon senza gratta e vinci, Pirlo senza sorriso.
Oggi si gicoa con il 4-3-1-2. Un allenatore che cambia modulo, finalmente. Gli errori si risolvono riconoscendoli, non con l’ostinazione. Abate e Balzaretti non saranno Djalma Santos o Roberto Carlos, ma dopo Maggio e Giaccherini… I due Totò davanti spero non facciano ridere (se aprono bocca, l’ilarità è assicurata – previa traduzione), ma ancora Thiago Motta dietro le punte è opportuno come un biscotto secco nel caffellatte del Trap alla mattina. Si sbriciola subito e diventa poltiglia. Meglio il semolino Montolivo. Ma anche in qualche caso ci vuole pelo sullo stomaco. Più pelo per tutti.
Giorgio Caccamo
@giorgiocaccamo