“
La
Parrocchia di San Pietro Apostolo” nel 50° della Chiesa 1962-1912
- di Silvano Gallon
Ceccano,
Provincia di Frosinone, il 18 Febbraio, presso la Parrocchia di San
Pietro Apostolo, avverrà la presentazione del libro di Silvano
Gallon dedicato alla storia dell'edificio ecclesiastico.
Interverranno
dalle ore 17:30
Prof. Carlo
Cristofanilli e il Prof. Don Giuseppe Rivaroli
Presentazione
del Libro
“
Resurgit
suis e cineribus” e “ succisa
virescit” sono i due logo usati dai monaci
di Montecassino per ricordare le distruzioni e le ricostruzioni
subite nel corso dei secoli dalla loro abbazia, più volte distrutta
e più volte ricostruita sempre più bella.
Questi due
motti si possono, a ben ragione, riferire anche alle vicende della
chiesa di S. Pietro in Ceccano.
La
venerazione per la figura di S. Pietro e il suo culto nel Lazio
meridionale risale ad epoca molto remota, anche se è alquanto dubbia
la presenza dell’apostolo nelle nostre contrade, presenza peraltro
ribadita da una tenace e lunga tradizione.
Sappiamo che
le prime comunità cristiane cercavano di nobilitare le loro chiese
dedicandole al Battista, alla Vergine e ai vari apostoli.
In Ceccano
il primitivo edificio sacro dedicato a S. Pietro sorse alle “
tartare”, un territorio al confine con Patrica, lungo un
diverticolo della Via Latina (attuale Morolense) “ iuxta viam
silicatam”, cioè su una strada romana pavimentata con pietra
silicea. Di questo posto resta ancor oggi il toponimo “ Fontana S.
Pietro”, fonte posta dopo le quattro strade di Patrica, dove si
possono ancora scorgere avanzi di epoca romana.
Questa
antichissima chiesa subì la distruzione prima del Mille e venne
abbandonata. Si costruì una nuova chiesa, questa volta dentro
Ceccano sui limiti delle mura preromane e prese il nome di S. Pietro
in Iscleta e fece parte del patrimonio dell’abbazia di
Montecassino.
L’Autore,
dopo aver narrato le vicende del Santo, ricostruendone la vita e le
opere, si sofferma anche a narrare le vicissitudini di queste due
chiese, in maniera chiara ed esaustiva.
A questo
punto va fatta una considerazione storica importante: tra tutte le
chiese di Ceccano, la più antica è quella dedicata a S. Giovanni
Battista “ chiesa madre”, poggiante su mura volsche. La chiesa di
S. Giovanni è stata fino alla metà del Settecento, l’unica
parrocchia dove era presente il fonte battesimale e che dopo il
concilio tridentino vennero compilati i registri di battesimo,
cresima, comunione e dei morti.
Accresciuta
la popolazione nel medesimo periodo vennero erette le parrocchie di
S. Nicola e di S. Pietro che per l’occasione venne ampliata
demolendo la chiesa medievale.
Distrutta la
chiesa di S. Pietro a causa degli eventi bellici del secondo
conflitto mondiale, mons. Tommaso Leonetti, uno dei più illustri
vescovi della diocesi di Ferentino, noto per la sua umanità e
cultura, decise di farla ricostruire in campagna, su un terreno
donato dal sacerdote ceccanese don Lorenzo Capoccetta, allora parroco
della chiesa di S. Valentino in Ferentino.
L’Autore,
con dovizia di particolari, ci descrive le prime vicende della nuova
parrocchia, soffermandosi via via a farci conoscere i vari parroci.
Un capitolo
particolare viene dedicato alle suore missionarie dell’Immacolata
Regina della Pace, che per un anno hanno operato nella parrocchia.
Viene
altresì descritta la vita parrocchiale nel suo complesso e le varie
cappelle che nel corso degli anni sono sorte nel suo territorio.
Una
particolare descrizione viene fatta per la chiesa cinquecentesca
della Madonna di Loreto, chiamata volgarmente S. Rocco. Si parla
anche del Priorato di S. Angelo, retto dalle monache benedettine di
clausura provenienti dal monastero di Boville Ernica e che per circa
venticinque anni hanno operato nel piccolo e moderno monastero di
Colle S. Paolo.
Il libro
contiene anche varie schede concernenti la storia civile e religiosa
di Ceccano, il tutto illustrato con appropriate fotografie.
Nel
solennizzare il primo giubileo della ricostruita nuova chiesa di S.
Pietro, l’Autore ha regalato alla sua parrocchia il dono più
bello, con la consapevolezza che nello scrivere le memorie di una
comunità è far conoscere a coloro che verranno le genuine radici
della loro civiltà, per un futuro migliore.
Un plauso
all’emerito parroco don Giuseppe Rivaroli, a don Shaju Thomas
(Sebastian) Chirayath, attuale amministratore ed a tutti coloro che
hanno sostenuto e sosterranno questa preziosa opera e a Silvano un
grande ad maiora.
Carlo Cristofanilli
Info:
Parrocchia di San Pietro
Apostolo
Via per Frosinone, 454, 03023 Ceccano
Frosinone
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