Stasera ho preparato i piattoni, sono dei fagiolini verdi lunghi e piatti, in pentola a pressione, con pochissima acqua, cuociono in 5 minuti calcolati dal fischio. Li ho conditi con aceto di mele, aglio, prezzemolo e olio extra vergine di oliva.
Oggi a mezzogiorno insalata soncino condita con pochissimo olio extra vergine di oliva e una cucchiaiata di chicchi di melograno. Una roba semplicissima eppure dal gusto divino.
Sgranare il melograno è una esperienza molto zen. Va inciso leggerissimamente e spellato con delicatezza, sgranando i chicchi senza romperli. Il tutto dentro nel lavandino e cercando di non decorare con gli schizzi di succo, le pareti della cucina. Mentre lo sgrano con calma e perizia, penso ai cambiamenti che hanno contraddistinto questi ultimi mesi. Non sono ancora conclusi, sono stati cambiamenti drastici e radicali. Hanno portato felicità immensa ma anche un senso di incertezza a cui non sono abituata. Ragiono...l'ho fatto anche stamattina appena sveglia...la conclusione del mio ragionare è che forse le certezze sono l'illusione che usiamo per impedirci di esercitare la libera scelta. Di certo è quello che usano per tenerci ancorati a situazioni altrimenti insostenibili, penso alla detenzione lavorativa o a certe unioni...
Per accompagnare l'insalata, ceci bolliti con tonno, il suo olio di oliva e cipolla bianca affettata sottile e lasciata in infusione con aceto di mele e qualche goccia di salsa worchestershire, e una spolverata di paprika e ras el hanout. Buonissimi.
L'altra sera invece non avevo molta fame, ho scaldato un po' di brodo di zucca e porri, e intanto ho messo nella tazza delle cialde di riso tagliate a mo' di noodles, un po' di alga wakame e qualche rondella di porro (non avevo cipollotti in casa). Adoro mangiare così.
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