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Cecità

Creato il 03 giugno 2011 da Lanoisette

Grazie a Zeus, il buon Omero era cieco, così gli sarà risparmiata – nell'Eliso dei beati – la lettura di perle come:

Il brano che ho letto* è tratto dal libro di epica.
Patroclo è l'amico di Ettore.
Patroclo è il figlio di Achille.
Patroclo è il padre di Achille.
Ettore è un guerriero greco.
Ettore è un guerriero romano figlio di Primo.
Se Patroclo avesse vinto, sarebbe diventato cavaliere di Troia.
Prima del duello, Patroclo è morto.
Ettore si vanta con Patroclo perchè a Ettore gli anno dato: vittoria, Zeus, Cronide e Apollo.
Anche se Patroclo ha la sua squadra, anche Ettore avrà la sua, ma Patroclo pensa che la sua squadra può sconfiggere quella di Ettore.
Patroclo combatte per una polla [d'acqua, ndr.].
Ettore, suo amico, dice a Patroclo che gli avvoltoi lo mangeranno perché vuole aiutarlo a vincere.
Patroclo è magnano.
L'aggettivo "fatale" vuol dire bello.
I poemi epici sono greci, latini e troiani.
L'Iliade e l'Odissea non si espirano agli antichi canti.
Epiteti e formule fisse servivano al poeta quando non sapeva cosa scrivere.
Le ricerche archeologiche di Schliemann hanno riportato alla luce delle ricerche.
La guerra di Troia comincia molto prima del rapimento di Elena.
All'inizio dei poemi epici, il poeta si rivolge a Patroclo.

Cantami, o Patroclo, della prof Lanoisette l'ira funesta.

*il duello tra Patroclo ed Ettore, già letto ed analizzato in classe, su cui verteva la parte di comprensione della verifica.


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