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Cecità (Josè Saramago)

Creato il 18 gennaio 2012 da Emsi

Ho appena terminato di leggere questo romanzo del premio Nobel portoghese, su consiglio di un amico. Un'epidemia di cecità colpisce tutti, inesorabilmente; un'intera nazione o forse tutto il mondo. Senza preavviso, scusa o ragione. E d'improvviso ci si trova ricacciati in un mondo primordiale, fatto principalmente di bisogni primari, cibo calore e riparo e dove l'unico barlume di salvezza è cercare rifugio in un gruppo di sventurati, non foss'altro per cercare di meglio arginare la violenza ed i soprusi scatenati dalla rabbia, dall'egoismo e dalla frustrazione della malattia e della solitudine. Saramago, infatti, descrive le vicende di poche persone che, pur sconosciute tra di loro - salvo un paio di coppie - si troveranno a dover convivere forzatamente in un vecchio manicomio abbandonato, trasformato dal governo all'inizio di questa inspiegabile epidemia in un centro raccolta/lager per le persone man mano colpite; solo una tra queste persone ha mantenuto la vista e diverrà una sorta di nocchiero per gli sventurati. Passeranno tra vicende drammatiche, umilianti, degradanti, una discesa verso i più bui recessi dell'animo umano. Il libro è cupo, drammatico, angosciante scritto in maniera molto complessa, quasi tutto di continuo, con scarsa punteggiatura e con i dialoghi mischiati al racconto, quasi a doverlo leggere senza fiato e senza soluzione di continuità, a voler amplificare il senso di vertigine e di smarrimento nel lettore, facendo così in modo che si identifichi ancor più con i protagonisti delle pagine. Devo dire che non mi ha lasciato un senso piacevole nella lettura; è disturbante e molto angosciante ma al tempo stesso ipnotico e la sensazione di drammaticità e di angoscia che circonda i protagonisti rimane a lungo nello spirito di chi legge; mi ha ricordato sotto molti aspetti "The Road" (sia il libro che il film), con la stessa sensazione di freddo e di angoscia; anche se, alla fine, forse, c'è un leggero spiraglio di speranza, un debole e fioco lumicino che illumina il cammino dell'uomo verso una migliore società ... Un libro molto forte, che comunque vi consiglio: vi colpirà.
Buona lettura

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